Docenti Precari: La Voce di Martina e la Crisi delle Assegnazioni Provvisorie
Caltanissetta, 31 agosto 2024 – La situazione dei docenti precari in Italia continua a essere critica, con numerose assegnazioni provvisorie e utilizzazioni che lasciano molti insegnanti senza incarico. Martina, una docente supplente su ADSS con sei anni di esperienza, ha deciso di farsi portavoce di questa problematica, inviando una comunicazione alla redazione di OggiScuola.
“Vorrei far da porta voce ai tanti docenti precari che ogni anno con grande professionalità e tanto sacrificio contribuiscono a rendere efficiente un sistema scolastico pubblico che però non meriterebbe tanta eccellenza,” dichiara Martina. “Quest’anno quasi sicuramente sarò disoccupata a causa delle numerose assegnazioni provvisorie e utilizzazioni che sono state concesse nella mia provincia (Caltanissetta). Su 116 posti in organico di fatto sul sostegno, sono state attribuite 112 assegnazioni provvisorie e utilizzazioni.”
La continuità didattica
Martina sottolinea l’importanza della continuità didattica per gli alunni con disabilità, un diritto spesso negato a causa delle continue rotazioni di insegnanti. “Il mio non è un discorso egoistico ma vorrei che si pensasse alla continuità didattica che questi alunni con disabilità vedono di anno in anno negata. Un diritto al pari di chi chiede assegnazione.”
L’Ufficio Scolastico Regionale
La docente critica anche l’Ufficio Scolastico Regionale per la gestione delle assegnazioni provvisorie. “Ci sentiamo offesi da un Ufficio Scolastico Regionale che pubblica un comunicato stampa e che chiede quasi un plauso per aver fatto rientrare (temporaneamente) più di 3 mila docenti, non considerando affatto le conseguenze di tale risultato. Migliaia di docenti disoccupati e ragazzi disabili che avranno l’ennesimo docente di sostegno.”
Martina evidenzia come il sistema attuale favorisca chi non ha particolari responsabilità familiari, a discapito di chi ha anni di servizio alle spalle. “Purtroppo di questo diritto (all’assegnazione provvisoria) ne usufruisce chiunque, anche chi non si trova nella condizione di avere 104 o figli minori di 12 anni. Lo scorso anno ho avuto molte colleghe giovani, che libere da situazioni di responsabilità si sono spostate al nord per ottenere il ruolo e pur non avendo nessun figlio o genitore da assistere sono state accontentate con l’assegnazione provvisoria.”
L’appello di Martina
La docente conclude con un appello per il rispetto e la stabilizzazione dei docenti precari. “Non è normale che il nord debba essere una tappa obbligatoria per ottenere una stabilità lavorativa e non è normale che dopo 6 anni di sacrifici lavorativi si debba essere messi in panchina perché c’è uno stato che non si sa per quale motivo non vuole autorizzare stabilizzazioni al sud. Siamo stanchi! CHIEDIAMO RISPETTO per i tanti docenti precari che quest’anno, dopo anni di servizio, saranno disoccupati a favore di fortunati con neanche un giorno di servizio che hanno avuto la fortuna di andare al nord e l’anno dopo tornano a casa con soli 365 giorni lavorativi.”
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