Docenti precari, non sempre l’immissione in ruolo conviene: in Sicilia il 20% degli idonei del concorso 2020 dice ‘no’
La contemporanea presenza dei docenti precari in più graduatorie porta anche a rifiutare l’agognata immissione in ruolo: sembra una contraddizione, soprattutto quando si è supplenti da diversi anni. Ma le motivazioni sono diverse e ogni caso va valutato a sé.
È capitato, ad esempio, in Sicilia, dove su 243 docenti risultati idonei nel concorso del 2020, ben 40 hanno rinunciato all’incarico (praticamente uno ogni cinque idonei hanno detto ‘no’ all’immissione in ruolo). Il dato proviene da fonti dell’ufficio scolastico siciliano, secondo le quali è probabile che i docenti avessero già un posto di ruolo in altre scuole oppure preferiscano ottenere supplenze in istituti più vicini al luogo di residenza.
Sembra un paradosso, soprattutto se si pensa alle proteste in atto dei tanti aspiranti docenti risultati idonei all’ultimo concorso Pnrr e che rimarranno senza possibilità di assunzione a tempo indeterminato e pure senza abilitazione (con inevitabili ricorsi in
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