Libera professione, l’autorizzazione del Dirigente Scolastico ma in alcuni casi non va nemmeno chiesta

InformazioneScuola 07/09/2024

Dopo un’attenta analisi normativa e giurisprudenziale, scopriamo insieme tutte le regole da rispettare in materia di autorizzazioni per lo svolgimento di incarichi extra da parte del personale scolastico.

Obblighi, responsabilità e scadenze: il punto della situazione

Il Testo Unico sulla Scuola e il Decreto Legislativo 165/2001 stabiliscono precisi obblighi sia per il personale scolastico che intende svolgere attività extra-scolastiche retribuite, sia per le amministrazioni che intendono conferire tali incarichi.

Vediamo nel dettaglio quali sono i principali aspetti da tenere in considerazione. In primis, va ricordato che l’autorizzazione va richiesta annualmente, anche se riferita all’anno successivo.

Ci sono poi una serie di attività escluse dal regime autorizzativo, come collaborazioni giornalistiche, attività formative e di ricerca.

Per gli altri incarichi, sono necessarie l’occasionalità, la temporaneità e la non interferenza con il lavoro principale di docente. Particolare attenzione va posta alle incompatibilità relative a impieghi presso privati, società di lucro e incarichi conferiti da altre amministrazioni pubbliche.

Proprio su quest’ultimo punto la legge è chiara: spetta alle amministrazioni che intendono conferire l’incarico richiedere previamente l’autorizzazione. Non è ammissibile addebitare responsabilità al personale, specie se la sua condizione è facilmente accertabile (tramite banche-dati come il SIDI).

Da ricordare infine i termini di 30 giorni per la concessione dell’autorizzazione e le sanzioni previste in caso di inadempienza, che tuttavia non possono ricadere sul lavoratore se le negligenze sono imputabili all’amministrazione conferente.