Bocciata studentessa per troppe assenze per malattia (e gravidanza), Tar Puglia: scuola non ha attivato corsi di recupero e non ha informato la famiglia
Il rapporto tra la scuola e i genitori deve basarsi su principi di trasparenza e correttezza informativa. Pertanto, la mancanza di una comunicazione chiara e tempestiva riguardo alla non promozione di una studentessa può rendere illegittima la decisione finale.
A dirlo è il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia che con la sentenza n. 965 del 5 settembre scorso è intervenuto sul ricorso di due genitori contro il Ministero dell’Istruzione e un liceo scientifico. Il ricorso riguardava la mancata promozione della loro figlia alla classe successiva. La studentessa, iscritta al terzo anno del liceo, aveva riportato insufficienze in alcune materie, aggravate da numerose assenze per motivi di salute, inclusa una gravidanza.
Validità dell’anno scolastico
La normativa (d.P.R. n. 122 del 2009) prevede che per la validità dell’anno scolastico lo studente debba frequentare almeno tre quarti dell’orario scolastico, ma l’art. 14, comma 7, consente eccezioni in caso di assenze documentate per
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