Gli italiani non sanno l’italiano e il congiuntivo, Tajani rimpiange i maestri del dopoguerra. Riccardi (Danti Alighieri) rincara: dagli alunni prove impietose
Antonio Tajani (Forza Italia), vicepremier e ministro degli Esteri del Governo Meloni
“Fatta l’Italia, bisogna fare gli italiani”: le parole di Massimo D’Azeglio, pronunciate nel 1861, all’indomani dell’unità d’Italia per incitare tutti a una coesione reale, non solo geografica e politica, potrebbero essere oggi parafrasate per invitare tanti cittadini a governare meglio la nostra lingua. Sul concetto si è soffermato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, nel corso dell’incontro ‘L’Italia e l’italiano nel mondo’, svolto a palazzo Firenze, a Roma, in occasione dell’84esimo congresso internazionale della Società Dante Alighieri.
“Se vogliamo diffondere la lingua italiana nel mondo la lingua dovremmo per primi impararla noi – ha detto il leader di Forza Italia, sottolineando di essere “fiero di essere socio” della Società Dante Alighieri – , io ricordo quanti sacrifici ho fatto per scrivere, imparare a parlare bene la lingua italiana. Oggi purtroppo anche nelle scuole la