Bagni unisex in un liceo, la ds: “Equivoco col personale, test da svolgere su un solo piano della scuola. Presto corsi per i prof”

Una bufera si è abbattuta su un liceo di Trieste. Il motivo? La scuola, o meglio la neo dirigente scolastica appena insediata, ha introdotto i bagni “gender neutral”, ovvero senza indicazioni precise, nelle porte, per differenziarli tra maschi e femmine: in un unico ambiente possono andare tutti. Lo riporta Il Piccolo.

La preside ha definito il tutto un “test”, dicendosi pronta a fare marcia indietro “se qualcuno non dovesse sentirsi a proprio agio”. La proposta ha suscitato già accese polemiche, incontrando l’opposizione dell’Ufficio scolastico regionale e dell’assessorato regionale all’Istruzione.

I bagni “unisex” si trovano ora soltanto in un piano della scuola, mentre negli altri è stata ripristinata la classica divisione. Stando alle parole della preside, ci sarebbe stato un equivoco con il personale incaricato della modifica e l’errore sarebbe stato corretto dopo pochi giorni. “Il test doveva svolgersi su un solo piano”.

Gli obiettivi

La proposta è nata su impulso

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