Intelligenza artificiale. Maviglia: “Il progetto del Ministro è molto ideologico e poco scientifico, non ha nulla a che vedere con una sperimentazione scientifica”

Il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha annunciato nei giorni scorsi l’avvio di una sperimentazione della durata di due anni che coinvolgerà quindici classi di quattro regioni italiane (Lombardia, Toscana, Lazio e Calabria) sull’intelligenza artificiale: avrà come focus l’affiancamento di un assistente virtuale (IA) alle attività di insegnamento.

Il progetto mira a personalizzare la didattica e a migliorare il livello di istruzione di ogni studente: l’assistente virtuale, con la supervisione dei docenti, rivestirà un’importanza significativa nel differenziare i percorsi di apprendimento di ogni allievo, proponendo le esperienze più adatte e adeguate ai ritmi di apprendimento e alle caratteristiche di ognuno.

Ne parliamo con Mario Maviglia, già dirigente tecnico e provveditore degli studi di Brescia ma anche docente a contratto di Metodi e Strumenti per la Sperimentazione Educativa, Università Cattolica di Brescia.

Allora, Maviglia, il Ministro parla di sperimentazione. Siamo certi che sia l’espressione migliore per descrivere il

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