Oltre il fatto contingente
Oltre il fatto contingente: un salutare stimolo per la valutazione dei dirigenti scolastici?
Francesco G. Nuzzaci
Non ci risulta che l’iniziativa ci sia stata in altre regioni; e, per quel che a breve si dirà, a ragion veduta. Al momento, quindi, è soltanto il direttore generale dell’USR del Lazio che, presumibilmente su input della Ragioneria territoriale dello Stato, ha rimesso ai propri dirigenti scolastici un addendum al contratto individuale di lavoro già sottoscritto all’atto d’incarico; per inserirvi, tra gli obiettivi da perseguire, il rispetto dei tempi di pagamento delle fatture commerciali, figurante tra le riforme abilitanti del PNRR e che peserà nella retribuzione di risultato in misura del 30%: secondo le indicazioni fornite a suo tempo dalla circolare n. 1, prot. 2449 del 03/01/2024 – U, a firma congiunta del Ragioniere generale dello Stato e del Capodipartimento della Funzione pubblica, in merito all’applicazione dell’articolo 4-bis del d.l. 13/2023, convertito con modificazioni dalla legge 41/2023.
Non vi è dubbio che l’azione dell’USR Lazio è in sé legittima, trovando il fondamento nella menzionata norma primaria avente come destinatari i dirigenti delle pubbliche amministrazioni – ex articolo 1, comma 2 del D. Lgs. 165/2001 – responsabili di detti pagamenti, quindi anche i dirigenti delle istituzioni scolastiche.
Solo che la stessa norma, per poter essere attuata, presuppone il sistema di valutazione della performance, individuale e organizzativa, che esiste per tutti i dirigenti, ma che per i dirigenti tuttora a metà – i dirigenti scolastici – ancora non c’è.
Dunque, un’iniziativa – più che obbligata – sterile, che però in fatto sollecita – o dovrebbe sollecitare – il Ministro dell’istruzione e del merito a dar seguito alla prescrizione contenuta nell’articolo 13, comma 1 del decreto legge n. 71 del 31 maggio 2024, convertito nella legge n. 106 del 29 luglio 2024: che gl’imponeva di definire, entro sessanta giorni, gli indirizzi per gli obiettivi strategici volti ad assicurare il buon andamento dell’azione dirigenziale e di individuare i soggetti che intervengono nella procedura di valutazione dei dirigenti scolastici, con decorrenza dal primo settembre 2024 poiché da questa data la retribuzione di risultato non può più essere corrisposta in modo automatico, come è avvenuto per un quarto di secolo, parametrata sulle tre fasce di complessità in cui sono distribuite le istituzioni scolastiche per la retribuzione di posizione variabile dei rispettivi dirigenti.
Ottobre è alle porte, ma restiamo – ancora – in fiduciosa attesa che egli s’induca a battere un colpo. Almeno il primo.
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