Lettera aperta al Presidente Mattarella e al Governo: La crisi delle scuole italiane
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Marco Macrì, rappresentante di numerosi genitori, insegnanti e studenti, ha recentemente inviato una lettera aperta al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e al Governo italiano. La lettera esprime profonde preoccupazioni riguardo alla situazione critica delle scuole italiane, un’istituzione che dovrebbe essere il pilastro della crescita culturale e civica dei giovani.
Scuole in crisi: sicurezza e dignità a rischio
Nella sua lettera, Macrì denuncia il deterioramento delle scuole italiane, sia dal punto di vista strutturale che sociale. Gli edifici scolastici, spesso vecchi e insicuri, rappresentano un pericolo costante per la vita degli studenti e del personale scolastico. Recenti episodi di crolli e malfunzionamenti infrastrutturali hanno messo in luce la mancanza di sicurezza, un diritto fondamentale che dovrebbe essere garantito a tutti.
Insegnanti eroi quotidiani, ma malpagati
Macrì pone l’accento anche sulla difficile situazione degli insegnanti, che nonostante la loro passione e dedizione, sono costretti a lavorare in condizioni precarie. Gli stipendi degli insegnanti italiani sono tra i più bassi in Europa, rendendo difficile per loro mantenere una vita dignitosa. Questo è inaccettabile per una nazione con una storia e una cultura così ricche come l’Italia.
Il Diritto allo studio: Un principio costituzionale in pericolo
Il diritto allo studio, sancito dalla Costituzione italiana, appare sempre più fragile e incerto. Molti genitori, come Macrì, si chiedono come sia possibile che in un Paese democratico non si dia voce ai problemi della scuola. La lettera chiede al Presidente Mattarella e al Governo di ascoltare il grido di aiuto dei genitori, degli insegnanti e degli studenti che vedono il sistema educativo crollare.
Richieste di intervento immediato
La lettera si conclude con un appello urgente alle istituzioni per:
- Garantire scuole sicure e adeguate, con investimenti mirati alla ristrutturazione degli edifici scolastici.
- Riconoscere il valore del lavoro degli insegnanti, adeguando i loro stipendi al livello europeo.
- Assicurare un sistema educativo inclusivo e stabile, con risorse adeguate per l’insegnamento e il sostegno.
Marco Macrì chiede un impegno concreto da parte delle istituzioni per riportare la scuola al suo ruolo centrale nella crescita culturale e civica dei giovani italiani. La scuola deve tornare a essere un luogo sicuro e stimolante, dove i nostri figli possano crescere e formarsi come cittadini responsabili, e dove gli insegnanti possano lavorare con serenità e dignità.
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