«Lettura e scrittura di storie di paura»

ARTICOLO SCRITTO DA: Barbara Dragoni, AUTRICE SCUOLA OLTRE

Rubrica: Scuola secondaria di primo grado

– “Ragazzi, oggi ci occuperemo di storie di paura!”
– “Sìììììììì!!”
Questo potrebbe essere un breve dialogo tra insegnante e alunni di qualsiasi ordine e grado scolastico nella giornata dedicata alla ricorrenza di Halloween.
Le storie di paura riscuotono sempre un grande successo tra i nostri studenti, quindi perché non approfittarne il 31 ottobre per leggere racconti, albi o graphic novels a tema horror/inquietante?
E ancora, perché non cogliere l’occasione per fornire input di scrittura da far sviluppare nella produzione di testi di genere horror/inquietante non solo motivanti, ma anche ben pianificati e logicamente strutturati?
Nella scuola secondaria in cui insegno puntualmente lo faccio e la risposta alle attività proposte è sempre più che positiva.
Ma perché le storie di paura attirano così tanto?
Per i bambini e i ragazzi poter affrontare la paura-l’angoscia, seppur in modo mediato, è un modo per esorcizzarla e condividerla con gli altri, visto che si tratta di un sentimento ben presente e conosciuto nella vita di ciascuno, talora con conseguenze anche limitanti.
Analizzare la paura presente dentro sé stessi, ma anche quella provata dalla comunità, è un modo per conoscersi e trovare la forza di superarla insieme agli altri, agendo direttamente nella sfera dell’empatia e della condivisione emotiva con il prossimo.
La letteratura offre un’occasione potentissima per poter sperimentare in sicurezza situazioni di paura, visto che le pagine di un libro sono comunque luoghi protetti e il lettore può riconoscersi nelle storie, identificarsi con i personaggi che le vivono e provare lui stesso ad esprimersi e a far sentire la propria voce in una tematica che sempre e da sempre affascina e attrae.
Senza tralasciare il fatto che le paure che i nostri studenti rielaborano e trasformano in narrazione li aiutano a riconoscere loro stessi all’interno di quel complesso processo di crescita che è la formazione della persona, quindi affrontare storie di paura non solo è motivante, ma direi quasi essenziale, specie in quella fascia di età con cui ogni giorno abbiamo a che fare.
Per questo è così importante proporre storie di qualità: la lettura e la scrittura di storie di paura incidono nella sfera dell’introspezione e, nel contempo, nella conoscenza e riconoscenza degli altri e dei loro punti di vista.

Le storie di paura di qualità servono, inoltre, per smontare tutti quegli stereotipi, così diffusi tra i più giovani, in cui horror e inquietante si identificano unicamente con il sanguinolento e lo splatter.
Scrivere testi horror è un’attività che piace (quasi) a tutti, ma occorre proporre percorsi di senso per evitare che queste produzioni siano intrise di dettagli cruenti o di immagini terrificanti che rimangono, alla fine, poco incisive e del tutto fine a sé stesse.
Così come diventa importantissimo puntare sull’educazione all’immagine di contesti spaventosi che spesso i nostri ragazzi riscontrano sul web o all’interno dei videogiochi, la cui fruizione sta diventando ogni anno sempre più passiva.
Permettere una riflessione attiva e consapevole su contesti del genere vuol dire direzionarsi anche verso un’educazione digitale, oltre che immaginifica, quindi di risvolti didattici ed educativi ne possiamo menzionare davvero tanti.
Ma, tornando al focus iniziale, come fare a rendere produttive le lezioni dedicate alla lettura e alla scrittura di testi horror/inquietanti?
Innanzitutto scegliendo di leggere testi di qualità adeguati alla sensibilità e all’età dei nostri studenti.
Tali testi diventeranno occasioni di riflessione su tematiche e strategie di scrittura da recuperare quando a cimentarsi nella stesura di un racconto horror saranno gli studenti stessi.

Se la scelta dei testi da leggere ricade su racconti brevi piuttosto che su romanzi più lunghi (anche se ce ne sarebbero di bellissimi, uno per tutti Quando Helen verrà a prenderti di Mary Downing Hahn), avremmo garantiti benefici del breve ma anche nel lungo termine: i racconti offrono contenuti densi e concentrati da cui ricavare significati impliciti da negoziare, linguaggio e lessico accurati e, naturalmente, l’attenzione sostenuta e continua dei nostri studenti, sempre disposti a ben accogliere lettura e analisi di testo concisi capaci di stimolare curiosità e interesse di tutti, anche di quelli più restii, in un’ottica, quindi, altamente inclusiva.
Come dice Edgar Allan Poe, maestro indiscusso dei racconti di paura più famosi di tutti i tempi, «Il racconto è la forma che più del romanzo risulta adatta a rappresentare la frammentarietà del reale», quindi leggiamoli in classe senza remore e aiutiamoli i nostri ragazzi a dare un ordine a quella frammentarietà che tanto può spaventarli e disorientarli.
Senza dimenticarsi di tralasciare racconti brevissimi dalla capacità evocativa e immaginaria potentissima: chi potrà resistere di fronte al celebre incipit, considerato a tutti gli effetti una short story, del racconto Knok di Fredric Brown «L’ultimo uomo sulla terra sedeva da solo in una stanza. Qualcuno bussò alla porta»?
Nel corso della lettura, al piacere di leggere e ascoltare storie appassionanti, verrà unita, in modo produttivo e per nulla forzato, l’analisi di tanti elementi utili per la produzione autonoma di racconti di paura: l’avvio da situazioni ordinarie, tanto più coinvolgenti quanto possibili da riscontrare nel vissuto di ciascuno, che prenderanno gradualmente la direzione dell’ignoto e dell’inquietante, la capacità di dosare la suspense e di accelerare il ritmo nei momenti clou, sapientemente preparati da ritmi più lenti e dalla semina di indizi simbolici, la focalizzazione sulle angosce di tipo psicologico, l’assenza di effetti splatter, il ricorso allo show don’t tell, la potenza dei dialoghi, il colpo di scena atteso ma inaspettato… e tanto altro ancora.
Certo, gli scrittori possono tutto e raggiungere i loro livelli non verrà certo considerato il risultato da attendersi (noi docenti stessi saremmo in grado di scrivere una storia horror/inquietante contenente tutte quelle caratteristiche sopra descritte?), ma riflessioni simili miglioreranno di certo la consapevolezza su questo genere letterario tanto amato e tanto utile da affrontare, ma poco sviscerato nei suoi aspetti più profondi e proficuamente incisivi.
Tutto questo credo che aiuti, sì, anche nella produzione scritta di storie, ma anche non lo facesse a pieno, avremmo lo stesso raggiunto ottimi risultati leggendo, ascoltando e analizzando con sincero interesse storie ben scritte che sedimenteremo, ricorderemo nel tempo e ci aiuteranno perfino a crescere.
Direi che ne vale la pena.

Questi sono alcuni possibili titoli di racconti di qualità, particolarmente adatti per ragazzi della scuola secondaria di primo grado, ma anche per bambini delle ultime classi della scuola primaria, su cui impostare riflessioni e attività di lettura/scrittura a tema horror/inquietante:

Roald Dahl, Il libro delle storie di fantasmi
Paura! Classici col brivido adattati da Donatella Ziliotto
AA.VV., Storie del terrore da un minuto
Edgar Allan Poe, I racconti (per ragazzi della secondaria)
Stephen King, Stagioni diverse (per ragazzi della secondaria)

Vasta scelta anche tra albi illustrati e graphic novel, sempre molto impattanti e di massima resa.
Tra i tanti, cito gli albi Il tunnel e Nel bosco di Anthony Brown e La governante di Edouard Osmont; come graphic Anya e il suo fantasma di Vera Brosgol, Fantasmi di Rayna Telgemeier e, per i più grandicelli, Thornhill di Pam Smy.

Per gli interessati, verrà previsto in data 14 ottobre 2024 un workshop sulla lettura e sulla scrittura di storie di paura, giusto in tempo per proporre e sperimentare percorsi di senso in quella giornata di Halloween così tanto attesa dai nostri studenti, ma anche per leggere, analizzare e scrivere storie horror/inquietanti di qualità in qualsiasi altro momento dell’anno.

Continua la lettura su: https://www.scuolaoltre.it/lettura-e-scrittura-di-storie-di-paura Autore del post: ScuolaOltre Didattica Fonte: https://scuolaoltre.it

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