Ore eccedenti, un docente con 18 ore può rifiutarle?

Ore eccedenti – Negli ultimi anni le regole per la formazione degli organici delle scuole hanno permesso la costituzione di cattedre con un monte ore settimanale superiore alle canoniche 18. Ma cosa succede se un docente non vuole insegnare quelle ore in più? La risposta arriva da un recente avviso dell’ufficio scolastico di Avellino.

Secondo la circolare ministeriale del 2024 sulle supplenze, i docenti titolari di cattedre con più di 18 ore possono scegliere di rinunciare allo “spezzone” eccedente, rivolgendosi al proprio dirigente scolastico.

Ore eccedenti – Cosa dice la normativa sugli organici scolastici

Ma perché possono esserci cattedre oltre le 18 ore? La normativa consente di costituirle in alcuni casi specifici: quando non è possibile raggiungere l’orario standard neppure modificando l’organizzazione didattica, la cattedra può scendere a 15 ore lasciando le restanti 3 per attività aggiuntive; inoltre cattedre superiori a 18 ore e fino a 20 vengono attivate per salvaguardare le titolarità del personale in soprannumero.

Gli spezzoni orari eccedenti le 18 ore vengono retribuiti fino alla fine dell’anno scolastico, mentre quelli assegnati tramite supplenza solo fino al 30 giugno. Vediamo ora come vengono attribuiti i minispezzoni inferiori alle 6 ore secondo le disposizioni ministeriali.

In definitiva, la normativa consente ai docenti con cattedre pluriore di scegliere se insegnare o meno l’eventuale spezzone orario oltre le 18 ore canoniche, semplicemente comunicando la propria decisione al dirigente scolastico.

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