Voto in condotta, il Trentino rifiuta la riforma: ‘Scuola deve educare, non punire’
Il Trentino si schiera contro la riforma del voto in condotta promossa dal ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara. Francesca Gerosa, vicepresidente della Provincia e assessora all’istruzione, ha dichiarato: “La nostra è una scuola educativa, non sanzionatoria”. Questo statement, che giunge da un esponente di Fratelli d’Italia, partito di governo alleato con la Lega, segna una netta presa di posizione. Gerosa critica l’idea di bocciatura per un semplice 5 in condotta, sottolineando l’importanza di “recuperare i ragazzi” piuttosto che penalizzarli. “La bocciatura non risolve magicamente il problema”, avverte, evidenziando che la valutazione nella sua regione tiene conto della “capacità di relazione”, un aspetto che va oltre la mera condotta scolastica.
Una “Terza Via” Trentina
L’assessora ha anche annunciato che il Trentino sta lavorando a una “terza via” per affrontare le carenze formative, cercando di trovare un approccio che si discosti dalle misure punitive. Questo approccio ha ricevuto
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