Ghali: “Bimbi all’asilo che cantano ‘Casa mia’? Missione compiuta. È il massimo che un artista possa fare”

Il cantante 31enne Ghali ha rilasciato un’intervista a Vanity Fair in cui ha parlato di scuola e di Ius Scholae, dicendosi ovviamente favorevole, e di responsabilità dei cantanti e dei rapper come lui verso la società. Ricordiamoci che la canzone che ha portato allo scorso Festival di Sanremo 2024, “Casa Mia“, si portava dietro un grande significato.

“Non penso di poter cambiare la mente degli italiani, ma dei nuovi italiani un po’ sì”

Ecco le sue parole: “Non so se le mie azioni portino un cambiamento effettivo, però quando vedo che alcuni bambini all’asilo cantano in coro Casa mia, mi viene da pensare: missione compiuta. Crescendo daranno sempre più significato a quel testo che ora gli è andato sottopelle. È il massimo che un artista possa fare. Quindi non penso di poter cambiare la mente degli italiani, ma dei nuovi italiani un po’ sì”.

E, sullo Ius Scholae: “Non mi

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