L’Ue ha deferito l’Italia per eccesso di precari. Lo studio

Abuso di contratti a tempo determinato per i docenti: questa la motivazione con cui la Commissione europea ha deciso di deferire l’Italia alla Corte di giustizia dell’Ue.

Ma adotterebbe pure condizioni di lavoro discriminatorie

Infatti per l’Ue già a partire dal 2015 erano precari il 12% degli insegnanti che però nel 2022 sono arrivati al 25%, con un trend in aumento pari a 135 mila precari in un settennio.

Un abominio al quale la Commissione europea ha detto “basta”, deferendo l’Italia alla Corte di Giustizia dell’Ue perché non ha posto fine, come richiesto, all’uso “abusivo” di contratti a tempo determinato e a condizioni di lavoro “discriminatorie” nella scuola. 

A sottolinearlo anche uno studio di Tuttoscuola, secondo cui nel 2015-16 i docenti supplenti nelle scuole statali con contratto a tempo determinato, annuale o fino al termine 30 giugno, erano stati complessivamente poco più di 100 mila, pari al 12% di tutti i docenti

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