Alloggi scuole romane usati da ex custodi (e non solo): a breve saranno restituiti all’uso didattico, problema in via di soluzione.

Si sta avviando a conclusione la storica vicenda delle custodie di centinaia di scuole romane che erano state di fatto “occupate” con il passare degli anni.
La questione ha origine dal fatto che un tempo (si parla di alcuni decenni addietro) molte scuole disponevano dei cosiddetti “custodi” che svolgevano compiti di “guardiania” diurna e notturna sui locali scolastici.
I custodi erano dipendenti statali ma avevano la disponibilità di un alloggio all’interno dell’edificio scolastico, alloggio concesso in uso gratuito dalla amministrazione comunale o, nel caso di scuole “superiori”, di quella provinciale.
Ad un certo punto il ruolo dei custodi è stato cancellato, ma molti custodi, con altra qualifica (per esempio collaboratori scolastici) hanno continuato ad usare i locali.

In non pochi casi l’uso dei locali si è di fatto trasferito agli “eredi” dei custodi e in qualche circostanza sono persino subentrate persone del tutto estranee creando situazioni a dir poco paradossali.
Molti dirigenti scolastici hanno

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