Riconoscimento dei titoli di specializzazione esteri: la FLC CGIL scrive al Ministro
Sono pervenute segnalazioni rispetto alla prassi del Ministero di inviare decreti relativi agli esiti dell’istanza di riconoscimento dei titoli di specializzazione per il sostegno agli alunni con disabilità, conseguiti all’estero, esclusivamente ai soggetti che hanno prodotto la suddetta istanza.
Tale procedimento, soprattutto nei casi di diniego del riconoscimento, non è coerente con i principi di trasparenza della PA e rischia di inficiare la correttezza delle procedure previste dall’Ordinanza ministeriale 88 del 16 maggio 2024.
Infatti, laddove l’amministrazione debba esercitare le previsioni connesse alla circostanza di diniego del riconoscimento, e provvedere alla risoluzione del contratto, l’atto amministrativo di comunicazione del diniego stesso deve essere evidentemente trasmesso all’amministrazione competente, ovvero all’Ambito Territoriale per quanto riguarda le GPS o all’Ufficio Scolastico Regionale per le graduatorie concorsuali.
Il medesimo atto dovrebbe essere, in virtù del principio di trasparenza degli atti amministrativi della PA, oggetto di pubblicazione consultabile anche dai soggetti contro-interessati.
La FLC CGIL ribadisce il giudizio negativo sulla gestione dei titoli acquisiti all’estero, a partire dalla sanatoria dei corsi Indire previsti dal DL 71/2024, e rilancia la necessità di un piano di investimenti sul sistema di formazione in ingresso a garanzia di qualità dei percorsi e per abbattere i costi a carico delle lavoratrici e dei lavoratori.
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