Scrivere a mano in corsivo e leggere su carta, sempre meno ragazzi lo fanno: è nato l’intergruppo parlamentare contro i “mali” dell’era digitale
La scrittura a mano e la lettura tradizionale su carta sono iper-formative e vanno salvaguardate. Come abbiamo scritto nei giorni scorsi, per questo motivo, per supportare l’atto dello scrivere a mano in corsivo e leggere su carta nell’era del digitale, a scuola e non solo, nasce l’Intergruppo parlamentare a difesa di queste due “abitudini imprescindibili”.
Secondo Andrea Cangini, segretario generale della Fondazione Luigi Einaudi e direttore dell’Osservatorio Carta, Penna & Digitale, entrambe queste attività in disuso in realtà “stimolano e sviluppano l’emisfero sinistro del cervello, quello che presiede al pensiero logico-lineare: perdere queste abitudini significherebbe indebolire le capacità mentali dei più giovani”.
“Il digitale – continua Cangini -, pur rappresentando uno straordinario strumento di innovazione, va governato e soprattutto non bisogna abusarne nel sistema scolastico“.
L’iniziativa è stata promossa grazie all’impegno della senatrice Lavinia Mennuni e presentata il 15 ottobre nella Sala Nassiriya del Senato, con il
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