Filiera tecnologico-professionale: pressioni indebite sui collegi docenti
Quasi fosse un “déjà vu”, veniamo informati che, ormai a un anno di distanza dall’avvio della sperimentazione della filiera tecnologico-professionale introdotta con il DM 240 del 7 dicembre 2023, in queste ore si registrano nuovamente indebite pressioni sui dirigenti scolastici in vista delle delibere di adozione da parte dei collegi dei docenti per il prossimo anno scolastico del modello di quadriennale da parte dei collegi dei docenti.
Oggi, nonostante l’entrata in vigore della Legge 121 dell’8 agosto 2024 di “Istituzione della filiera formativa tecnologico-professionale” sicuramente fa sentire il suo peso l’esito fallimentare del precedente anno scolastico quando le 1.669 iscrizioni al 1°anno degli istituti tecnici e professionali che adottarono la sperimentazione della filiera costituirono una percentuale risibile a fronte delle 186.278 iscrizioni complessive degli istituti tecnici e 86.578 degli istituti professionali, come si evince dai dati dell’ufficio statistica del MIUR pubblicati nel focus sui “Principali dati della scuola – Avvio Anno Scolastico 2024/2025”.
Anche per questo, dopo l’approvazione della legge 121/24, la FLC CGIL ha lanciato un appello al personale della scuola perché eserciti il protagonismo degli organi collegiali come baluardo a difesa della scuola della Costituzione esprimendo con propria delibera un rifiuto chiaro e netto contro l’impoverimento formativo determinato dai percorsi quadriennali.
Sin dall’inizio la FLC CGIL è sempre stata al fianco al fianco delle scuole, del personale scolastico, delle RSU, delle proprie delegate e delegati di scuola, delle studentesse, degli studenti e delle famiglie, per questo ha inviato alla Dott.ssa Antonella Tozza, responsabile della Direzione
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