IA: quali strumenti per quali apprendimenti

Primi risultati  del Progetto di ricerca-azione “imparIAmo a scuola con l’Intelligenza Artificiale”, promosso e coordinato dal Centro Studi IMPARA DIGITALE con la partnership tecnica di EDULIA TRECCANI SCUOLA e SCUOLA ZOO, si è svolto nell’anno scolastico 2023-2024 coinvolgendo docenti, studenti e studentesse di 50 scuole italiane. L’iniziativa, a partecipazione gratuita, è nata per supportare concretamente le scuole nel processo di trasformazione che porterà a un uso più consapevole dell’Intelligenza Artificiale nei contesti educativi.

Analisi a  cura di Dianora Bardi

L’Intelligenza Artificiale nella didattica: un nuovo modello di apprendimento

L’intelligenza artificiale (IA) sta trasformando l’istruzione, offrendo opportunità inedite e ponendo sfide nuove. Nel progetto ImparIAmo – AI nella didattica , abbiamo analizzato come l’uso degli strumenti di IA possa arricchire l’esperienza educativa e come docenti e studenti abbiano collaborato nella selezione e applicazione di queste tecnologie.

Uno dei risultati più significativi riguarda il processo di scelta degli strumenti tecnologici nello svolgimento delle Unità di Apprendimento (UDA). I dati del nostro report mostrano che, nel 60% dei casi, la scelta è stata frutto di una collaborazione tra insegnanti e studenti, segnalando un approccio partecipativo e condiviso. Questo indica un cambiamento rispetto al passato, dove la selezione delle tecnologie era spesso gestita esclusivamente dai docenti. Ora, gli studenti non sono più solo destinatari delle tecnologie, ma contribuiscono attivamente al processo decisionale

.

Nonostante questo si può constatare che nel 30% dei casi la decisione è rimasta in mano ai soli docenti, mentre soltanto nel 9% dei casi gli studenti hanno avuto piena autonomia nella scelta degli strumenti. Questa percentuale relativamente bassa di autonomia degli studenti ci porta a chiederci perché, nonostante siano abituati all’uso dell’IA nella vita quotidiana, il loro potere decisionale in ambito educativo rimane limitato. Probabilmente, gli insegnanti hanno preferito guidare la scelta per assicurarsi che glistrumenti fossero in linea con gli obiettivi didattici. Pur riconoscendo le competenze tecnologiche degli studenti, i docenti sembrano aver ritenuto necessario mantenere un certo controllo per garantire un’integrazione efficace e coerente degli strumenti nel contesto scolastico.

Le sfide nell’uso degli strumenti di IA

Nel nostro studio, abbiamo anche esaminato le difficoltà incontrate nell’uso degli strumenti di IA. Ci siamo concentrati sui dieci strumenti più utilizzati, ChatGPT, Canva, Gemini, Copilot, Adobe express, Writesonic, Capcut Pan quiz, Evenlabs, Office valutando sia il loro successo che le problematiche riscontrate dagli utenti.Tra gli strumenti più complessi da utilizzare sono emersi Canva e ChatGPT, con il 19,3% e il 18,7% delle segnalazioni di difficoltà. Sebbene questi strumenti siano molto diffusi, nel contesto educativo possono risultare complicati da usare per diversi motivi. Canva, noto per la sua facilità d’uso, può presentare difficoltà per chi non ha familiarità con la progettazione grafica o deve gestire funzionalità avanzate come la creazione di contenuti multimediali complessi. Allo stesso modo, ChatGPT, pur avendo un’interfaccia intuitiva, richiede una certa abilità nel formulare domande e comandi precisi per ottenere risultati ottimali, il che può rappresentare una sfida per gli studenti meno esperti.

Altri strumenti, come Gemini (10,4%) e Copilot (7,4%), hanno mostrato livelli di difficoltà minori, ma comunque significativi. Gemini, utilizzato per analisi tecniche approfondite, può essere complesso per chi non ha competenze tecniche avanzate, mentre Copilot, impiegato per la programmazione assistita, può risultare impegnativo per chi non ha una solida base di conoscenze in ambito informatico.

La chiarezza delle procedure: un aspetto positivo

Nonostante le difficoltà tecniche rilevate, un aspetto positivo emerso dal nostro studio riguarda la chiarezza delle istruzioni fornite per l’uso degli strumenti. Canva, ChatGPT, Gemini e Copilot sono stati valutati molto positivamente in termini di comprensibilità delle procedure. Questo significa che, nonostante le complessità tecniche, gli utenti hanno trovato le istruzioni chiare e facili da seguire. La chiarezza delle procedure ha probabilmente contribuito a ridurre l’impatto delle difficoltà tecniche, permettendo agli studenti di usare questi strumenti con maggiore fiducia.

Gli strumenti di IA e il loro impatto sullo sviluppo delle competenze

L’utilizzo degli strumenti di IA ha avuto un impatto significativo sullo sviluppo delle competenze chiave. Ci siamo concentrati sui 4 strumenti maggiormente utilizzati (Gemini, ChatGPT, Canva e Copilot) ed abbiamo individuato quattro aree principali in cui questi strumenti hanno dimostrato di essere particolarmente efficaci: produttività, creatività, pensiero critico e metacognizione.

  1. Produttività : Strumenti come ChatGPT e Gemini si sono rivelati particolarmente utili per migliorare la produttività degli studenti, accelerando il completamento di compiti complessi o ripetitivi. ChatGPT, per esempio, è stato utilizzato per generare bozze di testi o risolvere problemi in modo rapido, mentre Gemini è stato impiegato per analisi tecniche, facilitando attività che altrimenti avrebbero richiesto molto più tempo.
  2. Creatività : Canva e Copilot hanno avuto un impatto significativo sulla creatività degli studenti. Canva ha stimolato la progettazione visiva e la creazione di contenuti multimediali, favorendo la condivisione di idee. Copilot, d’altra parte, ha incoraggiato gli studenti ad esplorare nuove soluzioni creative nel campo della programmazione, promuovendo lo sviluppo di idee originali e innovative.
  3. Pensiero Critico : Copilot e Gemini si sono distinti anche per il loro contributo allo sviluppo del pensiero critico. Copilot, utilizzato soprattutto per attività di programmazione, ha spinto gli studenti a riflettere su soluzioni complesse, stimolandoli a prendere decisioni ponderate. Gemini, con le sue funzionalità di analisi, ha incoraggiato una valutazione critica delle informazioni e delle soluzioni tecniche proposte.
  4. Metacognizione : Infine, ChatGPT e Copilot hanno svolto un ruolo importante nel potenziare la metacognizione, ovvero la capacità degli studenti di riflettere sui propri processi di apprendimento. ChatGPT ha permesso agli studenti di migliorare le loro strategie di studio attraverso il feedback interattivo, mentre Copilot ha favorito una riflessione più approfondita durante le attività di programmazione.

Conclusioni

L’integrazione dell’intelligenza artificiale nella didattica rappresenta una grande opportunità per migliorare le pratiche educative e sviluppare competenze cruciali per il futuro. I risultati del nostro studio dimostrano che la scelta degli strumenti giusti, unita alla guida fornita dagli insegnanti, può avere un impatto positivo sulla produttività, la creatività e il pensiero critico degli studenti.

Sebbene, dunque,  l’adozione di strumenti di IA presenti alcune sfide tecniche, il loro potenziale di miglioramento dell’apprendimento è enorme. Con un equilibrio adeguato tra l’autonomia degli studenti e la supervisione degli insegnanti, l’intelligenza artificiale può diventare un prezioso alleato, rendendo l’istruzione più dinamica, personalizzata e in grado di affrontare le sfide di un mondo in continua evoluzione.

Continua la lettura su: https://imparadigitale.nova100.ilsole24ore.com/2024/10/25/ia-quali-strumenti-per-quali-apprendimenti/ Autore del post: Impara Digitale Fonte:

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