Omofobia: Manzi (Pd),non si rinuncia proiettare film contro bullismoa Treviso

La Senatrice Irene Manzi, responsabile nazionale scuola del Pd, ha espresso la sua ferma condanna degli insulti omofobi gridati da alcuni ragazzi durante la proiezione del film “Il ragazzo dai pantaloni rosa”, patrocinato anche dalla Presidenza della Repubblica. “Sono gravi, fanno male, vanno censurati e contrastati attraverso l’azione educativa,” ha dichiarato Manzi.

La Senatrice ha sottolineato l’importanza della proiezione del film nelle scuole, criticando la decisione di alcuni genitori della scuola Augusto Serena di Treviso di non autorizzare la partecipazione dei propri figli alla proiezione, impedendo così la visione a tutti gli studenti. “Anche per questo e non solo è importante la proiezione di quel film nelle scuole,” ha affermato Manzi. “Parliamo della storia di un ragazzo suicidatosi a 15 anni perché vittima di bullismo. Gli adulti dovrebbero avere il compito di accompagnare i propri figli, educandoli al rispetto della diversità e alla gentilezza nei confronti degli altri.”

Manzi ha evidenziato la gravità di evitare il confronto su questi temi, sottolineando che nel nostro Paese si assiste troppo spesso ad atti discriminatori e omofobi nei confronti della comunità LGBTQIA+. “Questo film può concretamente rappresentare l’occasione per aiutare tante ragazze e ragazzi che vivono sulla loro pelle il dolore di sentirsi giudicati diversi,” ha aggiunto.

La Senatrice ha anche condiviso le parole del sindaco di Treviso, Conte, che ha preso l’impegno a proiettare il film. “Le Istituzioni hanno il compito di contrastare l’odio e l’intolleranza e di promuovere l’inclusione. E dovremmo iniziare proprio dalle scuole che sono il primo luogo dove educare i ragazzi al rispetto contro ogni forma di discriminazione e di odio,” ha dichiarato Manzi. “Negare la visione del film agli studenti è una dichiarazione di resa insopportabile di fronte al bullismo, all’indifferenza e alla violenza.”