Liceo Olivelli e PlanEat insieme per creare nuove ricette no spreco

“To BEans or not to BEans?” è l’innovativo percorso didattico del Liceo Scientifico Olivelli che coinvolge le classi terze in un contest sul tema della filiera agroalimentare dei legumi. L’obiettivo è approfondire il tema dell’agricoltura rigenerativa e promuovere scelte alimentari consapevoli, sane e sostenibili.

Il progetto è ideato in collaborazione con Cascina Bosco – Ethical Farm e con la società benefit PlanEat, e realizzato con il supporto di Regione Lombardia ed ERSAF Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste. Offre ai ragazzi un’esperienza di apprendimento che prevede lezioni in aula ed esperienze sul campo, uscite didattiche e lavoro di gruppo, secondo l’approccio “learning by doing” che caratterizza la didattica del Liceo Scientifico Olivelli. Questo liceo è il primo in provincia di Pavia a introdurre il potenziamento STEM (Science, Technology, Engineering e Mathematics) nell’offerta formativa del liceo scientifico ordinario.

Il percorso didattico ha previsto una prima fase in aula dedicata ad apprendere le diverse tipologie di legumi e il loro valore nutrizionale, il loro utilizzo in cucina e i benefici che apportano per la nostra alimentazione, i vantaggi della loro coltivazione per l’agricoltura generativa e nel contrasto al cambiamento climatico. Alle lezioni è seguita un’uscita didattica a Nicorvo (PV), presso Cascina Bosco, azienda agricola biologica rigenerativa impegnata nella produzione sostenibile di alimenti di alta qualità, dove i ragazzi hanno potuto apprendere i fondamenti della coltivazione, della raccolta e della trasformazione dei legumi.

Il contest con PlanEat

Nella terza fase del progetto, in corso in queste settimane, gli alunni partecipano alla sfida proposta da PlanEat, una società benefit che ha creato una piattaforma che offre un servizio di pianificazione di pasti e di ricette per le aziende e per le famiglie, con un impatto positivo sul Pianeta, grazie a un innovativo approccio informatizzato in grado di azzerare lo spreco di cibo.

Cinque gruppi di ragazzi si sono cimentati nell’ideare ricette a base di legumi, che sono state sottoposte alla valutazione dei cuochi di PlanEat, nel corso di una visita alla cucina dello stabilimento di produzione di Casarile. Una volta sperimentate e messe a punto, dal prossimo 4 novembre le ricette diventeranno nuovi piatti offerti in vendita sulla piattaforma. Il prossimo venerdì 29 novembre, l’azienda premierà la ricetta più venduta tra quelle proposte dai ragazzi nel corso di un evento organizzato nell’ambito della European Week for Waste Reduction – Settimana Europea per la riduzione dei rifiuti (16-24 novembre).

Un progetto innovativo e coinvolgente

“Questo nuovo percorso didattico realizza pienamente il nostro approccio, fondato su esperienze sul campo e sull’apprendimento collaborativo,” spiega la docente referente del progetto Silvia Palumbo. “La visita a Cascina Bosco e allo stabilimento di PlanEat ci hanno permesso di conoscere meglio il funzionamento della filiera agroalimentare, e in particolare il valore delle realtà più innovative. Il contest in partnership con PlanEat offre ai nostri alunni l’opportunità di applicare quanto appreso in aula, confrontandosi con temi quali la sostenibilità e l’economia circolare, e mettendo alla prova la loro creatività.”

“Il nostro impegno con PlanEat è sempre stato quello di educare e sensibilizzare sul tema della sostenibilità alimentare,” aggiunge Nicola Lamberti, fondatore di PlanEat. “La collaborazione con il Liceo Olivelli è un esempio perfetto di come possiamo coinvolgere le nuove generazioni in questa missione. Dare ai ragazzi l’opportunità di creare ricette sostenibili, che poi vengono trasformate in veri piatti pronti per la vendita, è un modo concreto per dimostrare come ognuno di noi possa contribuire a ridurre lo spreco alimentare. È un progetto che unisce innovazione, educazione e sostenibilità, e siamo orgogliosi di poter offrire un’esperienza pratica che avvicina i giovani a un futuro più consapevole e responsabile. Questo tipo di iniziative ci permette di continuare a massimizzare il nostro impatto positivo, diffondendo sempre di più la cultura del rispetto per le risorse del pianeta.”

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