Stefania Auci: “Il docente fa anche cose che non gli competono se non lavora solo per lo stipendio. Non può essere un burocrate”
“I ragazzi usano i social come cassa di risonanza di dinamiche che sono sempre esistite. Grazie agli smartphone è possibile facilmente vessare. Questa crescita dell’aggressività è legata al fatto che abbiamo perso il rapporto e il dialogo con le classi e gli studenti”: queste le parole della docente e scrittrice Stefania Auci, intervenuta nel corso della diretta della Tecnica della Scuola di oggi, mercoledì 30 ottobre incentrata sul bullismo a scuola in seguito alle polemiche relative al film “Il Ragazzo dai Pantaloni Rosa“ e agli ultimi avvenimenti sulle moltissime vittime di vessazioni a scuola.
“Il malessere degli studenti viene riversato sui social. Il fatto che gli studenti preferiscano confrontarsi sui social dovrebbe farci riflettere sul fatto che non sappiamo offirere una buona alternativa. Un telefono diventa più credibile del rapporto con l’adulto”, ha aggiunto l’autrice dei libri della saga dei Leoni di Sicilia.
Ed ecco una riflessione sul ruolo