Compiti a casa, Crepet: “Fallimento della scuola, meglio giorni più lunghi. Se fossi un docente consiglierei film violenti”
Il sociologo e psichiatra Paolo Crepet ha parlato ai microfoni de Il Corriere della Sera commentando l’invito dell’assessore provinciale alla scuola italiana della Provincia autonoma di Bolzano, Marco Galateo (FdI) a docenti e dirigenti a ridurre il carico di compiti per le vacanze di Natale.
“Diamo vacanze libere”
“I compiti a casa? Il sintomo di un fallimento totale della scuola. È una sorta di delega alla famiglia per colmare le lacune che la scuola non riesce a colmare da sola”, queste le sue parole. Secondo l’esperto “non ha senso dare lunghe vacanze per poi rovinarle con i compiti, che io ricordo come un incubo della mia gioventù: meglio sarebbe avere vacanze meno lunghe e giornate scolastiche dilatate fino a metà pomeriggio, più efficaci per rimettere al passo chi è indietro e offrire alternative, dallo sport al teatro, per chi non ha problemi”.
Crepet ha attaccato duramente il concetto di “riposo” per gli studenti (“Riposo da cosa? C’è qualcuno che pensa
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