Zucchero: “Divina Commedia? Non l’abbiamo fatta a scuola, o forse sono io che non l’ho studiata. Preferivo Bukowski”

Autore: Meyer-Konstanz, Wikimedia Commons

Il cantante 69enne Zucchero Fornaciari, che proprio oggi, 8 novembre, esce con il suo ultimo disco composto da cover di celebri canzoni storiche della musica internazionale, ha rilasciato un’intervista a Il Corriere della Sera in cui ha parlato marginalmente di giovani e di scuola.

Una delle canzoni dell’album si intitola Amore che muove il sole e le altre stelle“, celebre verso dantesco. A questo proposito il cantante ha detto: “Della Divina Commedia conosco giusto quei 3-4 passaggi che conoscono tutti. Non l’abbiamo fatta a scuola… o forse sono io che non l’ho studiata. Preferivo i poeti della beat generation e Bukowski”.

Poi, sulla violenza tra i giovani: “Mi sembra che alcuni giovani non diano più valore alla vita, né alla loro né a quella degli altri”, questo il suo commento.

Qualche mese fa c’è stata una polemica proprio sulla Divina Commedia, censurata a scuola per

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Zucchero: “Divina Commedia? Non l’abbiamo fatta a scuola, o forse sono io che non l’ho studiata. Preferivo Bukowski”

Autore: Meyer-Konstanz, Wikimedia Commons

Il cantante 69enne Zucchero Fornaciari, che proprio oggi, 8 novembre, esce con il suo ultimo disco composto da cover di celebri canzoni storiche della musica internazionale, ha rilasciato un’intervista a Il Corriere della Sera in cui ha parlato marginalmente di giovani e di scuola.

Una delle canzoni dell’album si intitola “Amore che muove il sole e le altre stelle“, celebre verso dantesco. A questo proposito il cantante ha detto: “Della Divina Commedia conosco giusto quei 3-4 passaggi che conoscono tutti. Non l’abbiamo fatta a scuola… o forse sono io che non l’ho studiata. Preferivo i poeti della beat generation e Bukowski”.

Poi, sulla violenza tra i giovani: “Mi sembra che alcuni giovani non diano più valore alla vita, né alla loro né a quella degli altri”, questo il suo commento.

Qualche mese fa c’è stata una polemica proprio sulla Divina Commedia, censurata a scuola per alcuni alunni musulmani. A parlare dell’importanza dell’opera è stato Vittorio Sgarbi, il noto critico d’arte. “Nell’enciclopedia universale, di tutti, c’è Dante Alighieri. Se una personalità è universale la si chiama con il nome, come Raffaello, Michelangelo. Lui è un autore universale”, ha esordito.

Quest’ultimo poi ha alzato, come al solito, i toni, stavolta attaccando il docente coinvolto nella vicenda: “Mi chiedo: è possibile che in una scuola italiana abbiamo un programma in cui Dante è il primo poeta del mondo un professore del nulla, ad un giovane musulmano, che non deve credere nel Dio cristiano, lo esoneri dal leggere Dante? Quello non è un professore, non sa nulla. Non rispetta né la nostra religione né quella islamica. La lettura di Dante è lettura di poesia universale, appartiene a qualunque uomo, di qualunque religione. Il professore va cacciato dalla scuola. Non so chi sia ma non può insegnare in una scuola del mondo. Quel professore deve andare dietro la lavagna!”, ha concluso.

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