TIPI DI PIANTE
Le piante
Continua la lettura su: https://maestramile.altervista.org/tipi-di-piante/ Autore del post: Maestra Mile Maestra Mile Fonte: https://maestramile.altervista.org/
Le piante
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La respirazione delle piante è un argomento affascinante e importante per i bambini della scuola primaria, poiché consente loro di comprendere come funzionano questi esseri viventi e quale ruolo svolgono nel nostro ecosistema.
In questo articolo, approfondiremo dettagliatamente il processo della respirazione delle piante, illustrando le varie fasi e le differenze rispetto alla respirazione degli animali. Inoltre, esamineremo l’importanza di questo processo nella vita delle piante e nel mantenimento del nostro pianeta. Infine, concluderemo con alcuni suggerimenti utili per approfondire ulteriormente il tema e realizzare attività didattiche stimolanti.
Cos’è la respirazione delle piante?
La respirazione delle piante è un processo biologico attraverso il quale le piante producono energia per sostenere le loro funzioni vitali. Durante questo processo, le piante utilizzano ossigeno e nutrienti per produrre energia sotto forma di ATP (adenosina trifosfato), rilasciando anidride carbonica e acqua come prodotti di scarto.
Fasi della respirazione delle piante
La respirazione delle piante avviene principalmente in due fasi: glicolisi e ciclo di Krebs. La glicolisi è la fase iniziale, durante la quale il glucosio viene trasformato in una molecola di piruvato, producendo energia e molecole di NADH. Il ciclo di Krebs, invece, è la fase finale del processo, in cui il piruvato viene ulteriormente trasformato, generando energia, anidride carbonica e acqua.
Differenze tra la respirazione delle piante e quella degli animali
Sebbene la respirazione delle piante e degli animali sia simile in termini di processo biochimico, ci sono alcune differenze chiave. Innanzitutto, le piante sono capaci di fotosintesi, un processo attraverso il quale producono glucosio e ossigeno utilizzando luce solare, anidride carbonica e acqua. Gli animali, invece, devono ottenere il glucosio attraverso l’alimentazione. Inoltre, le piante sono in grado di respirare sia attraverso le foglie che attraverso le radici, mentre gli animali utilizzano organi specifici come polmoni o branchie per la respirazione.
L’importanza della respirazione delle piante per l’ecosistema
La respirazione delle piante svolge un ruolo cruciale nel mantenimento dell’equilibrio del nostro ecosistema. Grazie alla fotosintesi, le piante producono ossigeno, che è essenziale per la vita di tutti gli organismi aerobici, inclusi gli esseri umani. Inoltre, la respirazione delle piante contribuisce a regolare la concentrazione di anidride carbonica nell’atmosfera, contribuendo alla lotta contro il cambiamento climatico.
Creazione di un portfolio sul tema della respirazione delle piante
Incoraggiare i bambini a creare un portfolio sul tema della respirazione delle piante, in cui possono raccogliere tutti i loro disegni, schemi, esperimenti e riflessioni sul tema. Questo portfolio può essere un ottimo modo per valutare il loro apprendimento e per permettere loro di condividere le loro scoperte con i compagni di classe e le famiglie.
La respirazione delle piante nelle diverse stagioni
Approfondire la conoscenza dei bambini sulla respirazione delle piante, discutendo di come questo processo possa variare nelle diverse stagioni dell’anno. Ad esempio, durante la primavera e l’estate, quando la luce solare è più intensa e le giornate sono più lunghe, la fotosintesi e la respirazione delle piante sono più attive. Al contrario, durante l’autunno e l’inverno, la luce solare è più debole e le giornate sono più brevi, il che porta a una riduzione dell’attività fotosintetica e respiratoria delle piante.
Adattamenti delle piante all’ambiente
Infine, esplorare con i bambini come le piante si siano adattate a vivere in diversi ambienti attraverso variazioni nel loro processo di respirazione. Ad esempio, alcune piante che vivono in ambienti aridi e desertici, come i cactus, hanno sviluppato un processo di respirazione chiamato fotosintesi CAM, che consente loro di conservare l’acqua e di sopravvivere in condizioni estreme. Allo stesso modo, le piante che vivono in ambienti acquatici, come le ninfee, hanno sviluppato adattamenti specifici che permettono loro di assorbire ossigeno dall’acqua attraverso le radici.
Attività didattiche sul tema della respirazione delle piante
Per rendere l’apprendimento della respirazione delle piante più coinvolgente e interattivo per i bambini della scuola primaria, è possibile organizzare diverse attività didattiche che stimolino la loro curiosità e la loro comprensione del tema. Ecco alcuni esempi di attività:
Esperimenti con piante: I bambini possono osservare il processo di fotosintesi e respirazione delle piante realizzando esperimenti semplici, come quello del bicchiere d’acqua e della pianta. In questo esperimento, si mette una pianta in un bicchiere d’acqua e si copre con un sacchetto di plastica trasparente. I bambini possono osservare come si formano goccioline d’acqua all’interno del sacchetto, dimostrando la produzione di ossigeno e acqua durante la fotosintesi.
Disegni e schemi: Chiedere ai bambini di creare disegni o schemi che illustrino il processo della respirazione delle piante, evidenziando le fasi principali e i prodotti del processo. Questo aiuterà i bambini a visualizzare e memorizzare meglio le informazioni.
Gioco di ruolo: Organizzare un gioco di ruolo in cui i bambini rappresentano le diverse parti di una pianta (foglie, radici, stelo) e i vari elementi coinvolti nel processo di respirazione (ossigeno, anidride carbonica, energia). In questo modo, i bambini possono imparare il processo in modo divertente e interattivo.
Discussione e riflessione: Stimolare i bambini a riflettere sull’importanza della respirazione delle piante per la vita sulla Terra, chiedendo loro di pensare a come il nostro pianeta sarebbe diverso senza piante e come possiamo proteggere e conservare le piante per il futuro.
Suggerimenti utili per approfondire ulteriormente il tema:
Visitare un giardino botanico o un’area naturale con diverse specie di piante per osservare direttamente le piante nel loro ambiente naturale e discutere delle loro caratteristiche.
Visionare video o documentari sulle piante e sulla respirazione delle piante per ampliare le conoscenze sul tema e stimolare ulteriori discussioni in classe.
Invitare un esperto di botanica o un giardiniere a parlare ai bambini della respirazione delle piante e del loro lavoro con le piante, offrendo un’opportunità per fare domande e apprendere da una fonte esperta.
Organizzare un progetto di piantumazione di alberi o un’attività di giardinaggio nella scuola, coinvolgendo i bambini nella cura delle piante e nella comprensione del loro ruolo nell’ecosistema.
Per concludere, la respirazione delle piante è un tema affascinante e rilevante per i bambini della scuola primaria, che offre numerosi spunti per attività didattiche coinvolgenti e stimolanti. Approfondendo questo tema, i bambini non solo acquisiranno una maggiore comprensione del funzionamento delle piante e del loro ruolo nell’ecosistema, ma saranno anche motivati a proteggere e conservare queste risorse preziose per il nostro pianeta. Speriamo che le informazioni e le idee presentate in questo articolo possano essere utili per l’insegnamento e l’apprendimento della respirazione delle piante nella scuola primaria.
Potete scaricare e stampare gratuitamente le Schede Didattiche su “La respirazione delle piante per la Scuola Primaria”, basta cliccare sul pulsante ‘Download‘:
Maestra di Sostegno – Scuola Primaria
Di Nino Sabella
Gli aspiranti interessati all’immissione in ruolo sono alla prese con la presentazione delle relative istanze e alcuni USR hanno già avviato anche la Fase 2 per la presentazione della seconda domanda ai fini dell’assegnazione della sede. Compilazione sezione “Tipi di disponibilità”: chi può indicare che cosa.
Domande immissioni in ruolo
Per partecipare alle operazioni di immissioni in ruolo ordinarie, gli aspiranti inclusi in GaE e GM presentano due distinte istanze, previa convocazione da parte degli USR, nell’ordine:
domanda “Informatizzazione Nomine In Ruolo – Espressione preferenze provincia-classe di concorso/tipo posto”, a partire dal 10 luglio 2023 (data indicativa del MIM rispetto al periodo in cui gli Uffici competenti potranno aprire l’istanza); Cosa indicare nello specifico nella domanda
domanda “Informatizzazione Nomine In Ruolo – Espressione preferenze sede”, a partire dal 17 luglio 2023 (data indicativa del MIM rispetto al periodo in cui gli Uffici competenti potranno aprire l’istanza). Cosa indicare nello specifico nella domanda
Chi è convocato per la prima domanda e chi per la seconda (caratteristiche AVVISI USR) – Cosa succede se non si presenta l’istanza
Evidenziamo che:
gli aspiranti convocati per presentazione della seconda domanda hanno ormai la certezza dell’immissione in ruolo, considerato che hanno avuto assegnata la provincia e l’insegnamento di assunzione, all’esito della prima istanza, come indicato anche nella pagina dedica del MIM: L’aspirante individuato su una specifica provincia e uno specifico insegnamento riceverà sicuramente un’assegnazione su una specifica sede scolastica, ad eccezione dei docenti che decidano di esprimere rinuncia per l’individuazione ricevuta;
chi non presenta la seconda istanza (come anche la prima) avrà assegnata una sede d’ufficio, dopo gli aspiranti che hanno prodotto regolare domanda.
Sezione Tipi di disponibilità
La seconda domanda si compone delle seguenti sezioni: Dati personali; Preferenze Sede; Scelta Comune; Tipi disponibilità; Priorità di cui alla legge n. 104/92; Riepilogo (a tali sezioni si aggiungono: per la scuola primaria Scelta preferenze scuola primaria; per i docenti individuati su sostegno, Scelta preferenze per i tipo posti di sostegno). Eccole nella domanda:
La quarta sezione (quinta per la scuola primaria, per la quale si aggiunge, come detto sopra, la sezione Scelta preferenze scuola primaria; quinta anche per i docenti individuati su sostegno, per i quali si aggiunge la sezione Scelta preferenze per i tipo posti di sostegno) è quella relativa all’eventuale scelta dei diversi tipi di disponibilità:
Come si informa anche nella giuda del MIM, nella sezione sono riportati tutti i tipi di disponibilità, a prescindere dal grado di istruzione dell’aspirante, che potrà eventualmente scegliere quelle attinenti al grado di assunzione. Ricordiamo che la compilazione è facoltativa.
Questi tutti i tipi di disponibilità:
cattedre esterne (quindi cattedre articolare su 2 o più scuole; non vi è distinzione tra COE stesso comune (con completamento nel medesimo comune della scuola principale) e COE comuni diversi (con completamento in comune diverso da quello della scuola principale); pertanto, il sistema dovrebbe prima ricercare le COE stesso comune e poi COE tra comuni diversi;
serale;
carceraria;
ospedaliera;
licei europei.
Di seguito le possibili opzioni che possono scegliere i docenti assunti nei vari gradi di istruzione:
– Docenti scuola dell’infanzia
ospedaliera
– Docenti scuola primaria
ospedaliera
serale (i docenti in questione possono essere assegnati nei CPIA, infatti, l’istruzione per adulti comprende, come si legge nell’OM sulla mobilità 2023/24: centri territoriali riorganizzati nei centri provinciali per l’istruzione degli adulti; corsi serali degli istituti di secondo grado)
– Docenti scuola secondaria di primo grado
cattedre esterne
serale (i docenti in questione possono essere assegnati nei CPIA, infatti, l’istruzione per adulti comprende, come si legge nell’OM sulla mobilità 2023/24: centri territoriali riorganizzati nei centri provinciali per l’istruzione degli adulti; corsi serali degli istituti di secondo grado)
carceraria
ospedaliera
– Docenti scuola secondaria di secondo grado
cattedre esterne
serale
carceraria
ospedaliera
liceo europeo
A chi vanno assegnati
I succitati tipi di disponibilità non vengono assegnati agli aspiranti che non ne abbiano fatta esplicita richiesta, anche nel caso in cui in una delle scuole indicate sia presente una delle sopra elencate disponibilità, come scrive il MIM nella guida dedicata alla presentazione della domanda:
Qualora non venga indicata la disponibilità su uno o più tipi disponibilità e sulla sede fosse disponibile solo una di queste tipologie, tale sede non sarà assegnata all’aspirante. Nel caso in cui l’aspirante non venisse nominato su nessuna delle preferenze da lui espresse, il sistema procederà comunque all’assegnazione d’ufficio.
Come evidenziato nella guida (vedi secondo periodo sopra riportato), qualora l’aspirante non sia soddisfatto per nessuna delle preferenze espresse verrà comunque trattato d’ufficio, ossia avrà assegnata una sede, partendo dal Comune indicato nella prevista sezione, secondo il criterio di viciniorietà e, in tal caso, potrebbe essergli assegnato uno dei tipi di disponibilità in esame, come si evince anche da quanto scritto dall’USR Sicilia nel relativo Avviso:
Si precisa che agli aspiranti che non presenteranno domanda verrà assegnata una sede d’ufficio. Il trattamento d’ufficio avverrà in coda al trattamento a domanda e verrà assegnata la prima sede disponibile secondo l’ordine di bollettino delle istituzioni scolastiche, considerando tutte le tipologie di scuola (ivi comprese le scuole con sezione ospedaliere, carcerarie, di istruzioni per adulti etc. ) e tutte le disponibilità presenti (ivi comprese le cattedre orario esterne).
Sebbene quanto sopra riportato sia riferito a chi non presenta domanda, che sarà trattato in coda a chi l’ha presentata, il criterio per assegnare la sede d’ufficio è il medesimo .
Immissioni in ruolo docenti 2023, ecco come si svolgeranno. Novità per compilazione della domanda [LO SPECIALE]
Pubblicato in Diventare Insegnanti
Argomenti: immissioni in ruolo
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