Infertilità secondaria: in cosa consiste e perché si verifica

infertilità secondaria cos'è

Si parla di infertilità secondaria quando una coppia che ha già avuto uno o più figli è incapace di concepire nuovamente, o portare a termine una nuova gravidanza, dopo almeno 12 mesi di tentativi mirati non andati a buon fine e/o aborti multipli.

Uno studio statunitense stima che sarebbero quasi 4 milioni le coppie che incontrano questo problema dopo la prima o la seconda gravidanza.

(fonte: L’infertilità secondaria, a cura di IVI Italia).

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Infertilità secondaria: le cause

Secondo il citato studio, il 50% delle cause che determinano infertilità secondaria sarebbe di natura femminile.

Seguirebbe, poi, un 40% legato a problemi di alterazione nella spermatogenesi e un residuale 10% di cause idiopatiche, ovvero prive di una causa ben individuabile.

Ma vediamo di approfondire nel dettaglio.

Infertilità secondaria maschile: alterazione quantitativa e qualitativa della spermatogenesi

Come premesso, alterazioni della quantità e qualità del liquido seminale determinerebbero infertilità secondaria nel 40% dei casi in cui si verifica questa evenienza.

Questi cambiamenti si verificano solitamente a causa di un deterioramento della salute generale, di assunzione di farmaci, o per uno stile di vita non salutare.

Malattie come diabete e ipertensione, abusi di sostanze dannose come alcol o stupefacenti possono compromettere la spermatogenesi e quindi influire negativamente sulla fertilità maschile.

L’aumento dell’età, nel caso degli uomini, parrebbe invece non essere un fattore di aumento del rischio.

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Infertilità secondaria femminile: età della donna, endometriosi, disfunzioni ovariche

L’età materna è uno dei motivi più frequenti di infertilità secondaria.

Come abbiamo già visto più volte nei nostri precedenti approfondimenti, il processo di invecchiamento biologico nella donna determina la riduzione della sua riserva ovarica e anche un peggioramento nella qualità degli ovociti, che possono presentare difetti genetici e non essere più fecondabili.

Oppure essere portatori di mutazioni genetiche incompatibili con la vita, che determinerebbero nel prosieguo aborti spontanei.

Per sua natura, questo meccanismo è assolutamente indipendente dal numero e dalla facilità delle gravidanze precedentemente portate a termine.

Pertanto, il rischio di incorrere in infertilità in una condizione di infertilità secondaria aumenta esponenzialmente dopo i 35 anni di età.

Anche l’endometriosi è una patologia, sempre più diffusa, che parrebbe causare infertilità secondaria nel 20% dei casi accertati.

Le disfunzioni ovariche ricoprono un’importante fetta nell’eziopatogenesi delle infertilità secondaria, con una presenza di circa il 30% dei casi accertati.

Tuttavia si ritiene che anche pregresse infezioni non curate possano determinare aderenze e occlusioni delle tube, rendendo praticamente impossibile una nuova gravidanza.

Così come possono verificarsi aderenze dell’utero che rendono più difficile l’impianto di un nuovo embrione.

Infine, cattive abitudini di vita, uno stato di salute generale non buono, un eccessivo aumento di peso e l’abuso di sostanze dannose come fumo alcol o droghe interferiscono certamente anche nella causazione di questo tipo di infertilità.

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Infertilità idiopatica

Circa il 10% delle diagnosi di infertilità secondaria rimane senza una causa ufficiale.

Sono i casi più difficili da accettare dal punto di vista psicologico, perché la coppia -che ha già ha avuto e concluso favorevolmente precedenti gravidanze – non solo non riesce a procreare nuovamente, ma neppure riesce ad arrivare all’identificazione di un concreto problema che che possa essere risolto.

LEGGI ANCHE: Endometriosi e concepimento: cause di infertilità femminile

Infertilità secondaria: quali esami fare?

Qualora sia trascorso almeno un anno di rapporti sessuali non protetti e non si sia ottenuta una nuova gravidanza, ovvero si siano verificati ripetuti aborti, è opportuno sottoporsi agli accertamenti previsti per la diagnosi dell’infertilità secondaria.

Solitamente si parte dalle basi: un esame del sangue finalizzato ad eseguire i dosaggi ormonali della coppia.

Seguono eventualmente anche:

  • Isterosalpingografia: per valutare la salute generale delle tube di Falloppio
  • Laparoscopia: indaga la presenza di endometriosi o fibromi uterini
  • Spermiogramma: per analizzare concentrazione, motilità e morfologia del liquido seminale

Quest’ultimo esame potrebbe rivelare:

  • eventuale assenza di spermatozoi nell’eiaculato (azoospermia)
  • riduzione della concentrazione di spermatozoi (oligospermia)
  • alterazione morfologiche (terazoospermia)

LEGGI ANCHE: Infertilità di coppia: Tecniche di PMA

Come si risolve l’infertilità secondaria?

La notizia positiva e che l’infertilità secondaria sembrerebbe risolversi più facilmente rispetto alla primaria.

Nei casi più gravi o nei casi di infertilità di natura idiopatica si ricorre, invece, alla PMA.

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Multipli e divisori: Schede Didattiche Semplificate

Nell’ambito dell’educazione matematica alla scuola primaria, è essenziale fornire agli studenti strumenti didattici efficaci per comprendere concetti fondamentali come i multipli e i divisori.
I multipli sono numeri ottenuti moltiplicando un numero dato per altri numeri interi, mentre i divisori sono numeri che possono dividere uniformemente un altro numero senza lasciare resto. Per aiutare gli insegnanti e gli studenti a comprendere e applicare questi concetti in modo chiaro e coinvolgente, sono state create schede didattiche semplificate specificamente progettate per l’insegnamento dei multipli e dei divisori nella scuola primaria.
In questo articolo, esploreremo dettagliatamente i concetti di multipli e divisori, e come le schede didattiche possono essere utilizzate come risorsa preziosa nell’ambito dell’istruzione matematica primaria.
A fine articolo potrete scaricare gratuitamente in formato PDF “Multipli e divisori: Schede Didattiche Semplificate, Matematica per la Scuola Primaria“.
Indice

Multipli e Divisori: Definizione e Significato
I multipli sono numeri che possono essere ottenuti moltiplicando un numero dato per altri numeri interi. Ad esempio, i primi multipli di 3 sono 3, 6, 9, 12, ecc. I divisori, d’altra parte, sono numeri che possono dividere uniformemente un altro numero senza lasciare resto. Ad esempio, i divisori di 12 sono 1, 2, 3, 4, 6 e 12. Comprendere questi concetti è essenziale per sviluppare solide competenze matematiche.
Schede Didattiche per l’Insegnamento dei Multipli e dei Divisori
Le schede didattiche semplificate sono uno strumento prezioso per gli insegnanti che desiderano insegnare i concetti di multipli e divisori in modo chiaro e coinvolgente. Queste schede dovrebbero includere esempi pratici e intuitivi che consentano agli studenti di visualizzare e comprendere il concetto. Attraverso esercizi pratici, attività di risoluzione dei problemi e giochi interattivi, gli studenti possono applicare i concetti di multipli e divisori in diversi contesti, facilitando l’apprendimento e la memorizzazione.
Utilizzo delle Schede Didattiche in Classe
Le schede didattiche possono essere integrate in varie attività di insegnamento in classe. Gli insegnanti possono utilizzarle durante le lezioni frontali per introdurre o rivedere i concetti di multipli e divisori. Inoltre, le schede didattiche possono essere assegnate come compiti per la casa o per l’autovalutazione degli studenti, consentendo loro di praticare e consolidare la propria comprensione dei concetti.
Esempi di Schede Didattiche sui Multipli e Divisori

Scheda didattica sull’identificazione dei multipli di un numero.
Attività pratica per determinare i divisori di un numero.
Esercizi di risoluzione dei problemi che coinvolgono l’applicazione dei concetti di multipli e divisori.
Giochi interattivi per consolidare la comprensione dei concetti.

Conclusioni e Suggerimenti Aggiuntivi
In conclusione, le schede didattiche semplificate rappresentano uno strumento efficace per insegnare i concetti di multipli e divisori nella scuola primaria. Gli insegnanti possono personalizzare le schede didattiche in base alle esigenze specifiche dei loro studenti e integrarle in una varietà di attività di apprendimento. Per massimizzare l’efficacia delle schede didattiche, è importante incoraggiare la pratica regolare, fornire feedback agli studenti e creare un ambiente di apprendimento stimolante e inclusivo. Al di là delle schede didattiche, è consigliabile anche incoraggiare gli studenti a spiegare il loro ragionamento quando risolvono problemi legati ai multipli e ai divisori, e a lavorare in gruppo per confrontare le loro strategie di risoluzione.

Potete scaricare e stampare gratuitamente in formato PDF “Multipli e divisori: Schede Didattiche Semplificate, Matematica per la Scuola Primaria“, basta cliccare sul pulsante ‘Download‘:

Domande Frequenti su ‘Multipli e divisori’: Matematica per la Scuola Primaria

Qual è la relazione tra multipli e divisori?
I multipli di un numero sono tutti i numeri che possono essere ottenuti moltiplicando quel numero per un altro numero intero. I divisori, invece, sono tutti i numeri che possono essere divisi uniformemente per quel numero. Quindi, un numero è un multiplo di un altro se il secondo numero è un suo divisore.

Quali sono i multipli e i divisori comuni di due numeri?
I multipli comuni di due numeri sono i multipli che entrambi i numeri hanno in comune. Allo stesso modo, i divisori comuni di due numeri sono i divisori che entrambi i numeri hanno in comune. Ad esempio, i multipli comuni di 4 e 6 sono 12, 24, 36, ecc., mentre i divisori comuni sono 1, 2 e 3.

Come posso determinare i multipli e i divisori di un numero?
Per determinare i multipli di un numero, basta moltiplicare quel numero per 1, 2, 3, 4, ecc. Per determinare i divisori di un numero, si può dividere quel numero per tutti i numeri interi fino alla sua metà, e verificare se la divisione è esatta.

Qual è l’importanza di comprendere i concetti di multipli e divisori nella scuola primaria?
Comprendere i concetti di multipli e divisori è fondamentale poiché sono alla base di molti altri concetti matematici. Questi concetti aiutano gli studenti a comprendere la struttura dei numeri e a sviluppare abilità di problem solving.

Quali sono alcuni esempi pratici di situazioni che coinvolgono multipli e divisori?
Alcuni esempi pratici potrebbero includere la determinazione dei multipli e dei divisori di numeri specifici, la risoluzione di problemi di matematica che richiedono l’identificazione di multipli comuni o divisori comuni, e l’applicazione di concetti di multipli e divisori in situazioni di vita quotidiana.

Come posso insegnare i concetti di multipli e divisori in modo efficace agli studenti della scuola primaria?
È utile utilizzare approcci didattici pratici e interattivi, come l’uso di materiali manipolativi e giochi, per rendere l’apprendimento dei concetti di multipli e divisori più coinvolgente. Inoltre, è importante fornire agli studenti molte opportunità di pratica e applicazione dei concetti appresi.

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