Venerdì 15 novembre studenti in piazza: liberiamo il Paese, no a Manovra e autonomia differenziata. Lezioni a rischio per lo sciopero nazionale
Si preannuncia partecipata quest’anno la prima protesta studentesca contro l’operato del Governo sul fronte dell’Istruzione scolastica e universitaria: venerdì 15 novembre, a soli due giorni dalla giornata internazionale dello studente, migliaia di giovani scenderanno in piazza da Nord a Sud del Paese.
“Diciamo basta a repressione e censura”
‘Rovesciamo il Governo, liberiamo il Paese’ sarà lo slogan che accompagnerà le manifestazioni nelle città della Penisola: l’obiettivo, spiegano dalla Rete degli Studenti Medi e dall’Udu, è quello di “sollevare l’attenzione su scelte e indirizzi politici repressivi e pericolosi per il mondo dell’istruzione pubblica”.
“Liberiamo il Paese da un Governo che usa indiscriminatamente repressione e censura su chiunque non la pensi come loro – dichiara Paolo Notarnicola, coordinatore nazionale della Rete degli Studenti Medi – Non possiamo accettare che leggi come il DDL Sicurezza, la riforma della condotta, il Decreto Rave, il Decreto Caivano siano la prassi con cui
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