Dsa, aiuti ai genitori che comprano strumenti compensativi fino alla maturità dei figli: emendamenti Fi, Pd e M5s alla Manovra
Nessun tetto alle detrazioni delle famiglie per le spese dei figli con diagnosi di disturbo specifico dell’apprendimento: la richiesta arriva in Legge di Bilancio 2025, con tre emendamenti identici bipartisan presentati da Forza Italia (a prima firma Nevi), Pd (a prima firma Manzi) e dal M5s (a prima firma Torto).
Oltre alle spese mediche, già escluse dal tetto, le richieste mirano a chiedere di aggiungere anche “le spese sostenute in favore dei minori o di maggiorenni, con diagnosi di disturbo specifico dell’apprendimento (Dsa) fino al completamento della scuola secondaria di secondo grado, per l’acquisto di strumenti compensativi e di sussidi tecnici e informatici” necessari all’apprendimento.
L’esonero delle spese dovrebbe valere anche “per l’uso di strumenti compensativi che favoriscano la comunicazione verbale e che assicurino ritmi graduali di apprendimento delle lingue straniere, in presenza di un certificato medico che attesti il collegamento funzionale tra i sussidi e gli