Minori: PD propone regolamentazione dell’uso dei social come in Australia

Roma, 25 novembre 2024 – Il Partito Democratico ha avanzato una proposta per regolamentare l’uso dei social media per i minori, prendendo esempio dall’Australia. Il Paese ha recentemente vietato i social media agli under 16 con una legge votata all’unanimità dal parlamento.

Proposta di Legge Bipartisan

“L’Australia ha vietato i social media agli under 16 con una legge votata da tutto il parlamento. Possiamo farlo anche noi. Velocizziamo il ddl bipartisan già incardinato al Senato a prima firma Mennuni, Malpezzi e Madia e sottoscritto da altri gruppi parlamentari. È arrivato il momento di riconoscere un problema e cominciare ad occuparsene,” ha dichiarato Simona Malpezzi, vicepresidente della bicamerale infanzia e adolescenza e firmataria della proposta di legge.

Impatto sociale e necessità di intervento

Marianna Madia, componente della bicamerale e prima firmataria della legge, ha espresso la necessità di regolamentare l’accesso dei minori ai social media per proteggerli dai rischi associati all’uso non controllato di queste piattaforme. “È fondamentale che il nostro Paese prenda misure concrete per proteggere i nostri giovani dalle insidie dei social media, che possono avere effetti negativi sul loro sviluppo psicologico e sociale,” ha sottolineato Madia.

Un esempio da seguire

L’Australia ha dimostrato che è possibile adottare leggi severe per salvaguardare i minori, e il Partito Democratico ritiene che l’Italia debba seguire questo esempio. La proposta di legge mira a creare un quadro normativo che limiti l’accesso ai social media per i minori di 16 anni, riducendo così il rischio di esposizione a contenuti inappropriati e pericolosi.

La regolamentazione dell’uso dei social media per i minori è un passo importante per garantire un ambiente digitale sicuro e sano. Con il sostegno bipartisan, la proposta di legge presentata al Senato potrebbe presto diventare realtà, proteggendo i giovani italiani dai rischi legati all’uso dei social media.