Caro-libri scuola: Redacta denuncia oligopolio nel mercato scolastico
L’associazione per i diritti dei freelance, Redacta, parte di Acta, ha lanciato un allarme riguardo all’andamento del mercato dell’editoria scolastica in Italia. Con un comunicato stampa, Redacta ha denunciato un incremento significativo dei costi dei libri scolastici, a fronte di un controllo oligopolistico del mercato da parte di pochi grandi gruppi editoriali.
Costi in aumento e controllo del mercato
“Costi aumentati del 18% a studente, ma in quattro gruppi editoriali si spartiscono l’80% del mercato, dal valore totale di 1 miliardo: questo a discapito di 7 milioni di studenti e dei lavoratori che quei libri li creano,” afferma Redacta. L’associazione ha risposto alla “call for input” dell’Antitrust, aperta da settembre per l’indagine conoscitiva sui mercati dell’editoria scolastica in Italia, con l’obiettivo di approfondire le dinamiche concorrenziali, i prezzi, la distribuzione e la frequenza delle nuove edizioni dei testi.
Denuncia di oligopolio
“C’è un oligopolio di fatto: i primi quattro gruppi controllano l’80% del mercato editoriale dal valore di 1 miliardo. Loro decidono distribuzione e prezzi, paghe e diritti: ci rimettono solo famiglie, che acquistano libri, e lavoratori, che producono i testi, tutti sempre più poveri,” dichiara Redacta. La nota di risposta alla call for input dell’Antitrust evidenzia l’origine del caro-testi e le lamentele delle associazioni di categoria.
Aumento dei costi per le famiglie
Secondo il monitoraggio dell’ONF (Osservatorio Nazionale Federconsumatori), i costi per le famiglie per l’anno scolastico in corso sono aumentati del 6,6% rispetto all’anno precedente. I costi dei libri di testo, in particolare, sono aumentati del 18% per ogni studente, con una media di 591,44 euro all’anno per i testi obbligatori e due dizionari. “Una cifra che, in larga parte, è in mano ai primi tre gruppi editoriali (Mondadori, Sanoma, Zanichelli), i quali nel 2023 hanno venduto oltre il 70% dei libri scolastici. Aggiungendo il quarto gruppo (La Scuola), la quota di mercato controllata dai grandi editori sfiora l’80%,” scrive Redacta.
Richieste di Redacta
Redacta ha avanzato tre richieste principali:
- “La prima è che l’Agcm riesca a bandire le clausole di non concorrenza spesso presenti nell’accordo tra case editrici e lavoratori editoriali, anche se in stato di autonomia,” spiega Redacta.
- “La seconda è l’applicazione della legge sul diritto d’autore: l’Italia ha già recepito la Direttiva europea sulla disciplina, ma questa resta largamente inapplicata, a discapito di una situazione fiscale sfavorevole per figure già fragili e meno retribuite.”
- “In ultimo, la terza necessità è l’introduzione di una contrattazione collettiva anche per profili autoriali e freelance, oggi in una condizione di disequilibrio nella relazione con il cliente, spesso un’agenzia o una casa editrice, come suggerito dalle linee guida della Commissione Europea.”
Redacta ha partecipato alla call for input dell’Antitrust raccontando nel dettaglio i risultati emersi da una ricerca interna che ha raccolto testimonianze e contratti dei lavoratori della filiera. L’associazione crede fermamente che l’accessibilità dei consumatori ai manuali possa conciliarsi con condizioni di lavoro dignitose nella filiera scolastica, soprattutto considerando la solidità economica dei grandi gruppi editoriali che dominano il mercato.
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