In Trentino a scuola non si boccia: frutto di un eccesso di autonomia?

In Trentino, dove da trent’anni anche l’istruzione è vincolata all’autonomia speciale di cui gode la Regione, per definire i criteri di promozione da una classe all’altra, e quindi anche quelli di ammissione alla prova conclusiva, l’art. 60 della legge provinciale sulla scuola n. 5 del 2006 parla di “valutazione complessivamente sufficiente”.

Che significa in altri termini? Che intanto, denuncia il quotidiano  Domani, non ci sono più esami di riparazione a settembre, come avviene in tutta Italia, visto che scatta la suddetta legge provinciale, per cui alzando i voti in altre materie, viene così raggiunta la fatidica soglia  della sufficienza complessiva: “a fronte di una o più materie completamente insufficienti, si compensa con voti lusinghieri in condotta, educazione fisica e altre materie, e dietro la maschera della normativa nasconde talora persino una impreparazione completa”.

E così studenti che, per esempio, non hanno mai toccato una o più materie durante l’anno, ma più propensi

Articoli Correlati

Vuoi rimanere aggiornato sulle nuove tecnologie per la Didattica e ricevere suggerimenti per attività da fare in classe?

Sei un docente?

soloscuola.it la prima piattaforma
No Profit gestita dai

Volontari Per la Didattica
per il mondo della Scuola. 

 

Tutti i servizi sono gratuiti. 

Associazione di Volontariato Koinokalo Aps

Ente del Terzo Settore iscritta dal 2014
Tutte le attività sono finanziate con il 5X1000