“La PA per adesso non è per i giovani ma lavorare per lo Stato è motivo d’orgoglio”. Il nuovo corso della scuola di formazione per il bene comune insieme agli studenti
La Pubblica Amministrazione non è per i giovani, almeno adesso: solo l’1% dei dipendenti ha meno di 30 anni. Ma lavorare per lo Stato, o per le sue articolazioni, è motivo di orgoglio, per le nuove generazioni. Il rapporto tra politica e burocrazia deve essere equilibrato, senza che l’una prevarichi l’altra o, addirittura, che siano in contrasto. L’obiettivo deve essere uno solo: erogare servizi efficienti ed efficaci ai cittadini.
Sono queste alcune delle conclusioni emerse durante la prima lezione della Scuola di formazione per il bene comune, organizzata da Futurlab, sul tema: “Il rapporto tra politica e burocrazia per il buon andamento della Pubblica Amministrazione”. Al tavolo dei relatori si sono alternate personalità di rilievo nazionale, impegnate in settori diversi, dal pubblico al privato, dalla formazione all’informazione, con alcune eccellenze catanesi, come Mirja Cartia D’Asero, amministratore delegato de Il Sole 24 ore, Veronica Nicotra, segretario generale dell’ANCI, Anna Finocchiaro, presidente