Sanzioni disciplinari, c’è aumento esponenziale di contestazioni di addebiti del ds nei confronti di docenti e ata. Ma il ds non paga mai.

Negli ultimi 25 anni, ovvero da quando la scuola è diventata autonoma, la questione legislativa e contrattuale riferita alle sanzioni disciplinari degli insegnanti e degli ata, ha avuto una evoluzione tale da indebolire i lavoratori della scuola e consegnare “poteri” enormi alla parte datoriale ovvero ai dirigenti scolastici. Dal punto di vista normativo possiamo specificare che il d.lgs. 165/2001 e sue successive modifiche, intervenute con il decreto legge Brunetta del 2009 e la legge Madia del 2017, ha dato, fino ad oggi, ai dirigenti scolastici la possibilità di irrogare al personale docente esclusivamente le sanzioni del richiamo scritto e della censura.

Aumento esponenziale e sospensione sino a 10 giorni

Il motivo dell’aumento esponenziale delle cause da lavoro, generate da contestazioni di addebiti fatte dai dirigenti scolastici, è dovuto fondamentalmente a due ragioni: 1) il fatto che il dirigente scolastico può utilizzare la procedura sanzionatoria contro un docente, senza timore di

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