Strategie per alunni plusdotati: la scuola italiana riesce a valorizzarli? Da cosa devono partire i docenti?

La scuola italiana spesso fatica a valorizzare gli alunni plusdotati, spesso penalizzati da approcci uniformi. I docenti dovrebbero partire dall‘individuazione precoce, favorendo percorsi personalizzati, attività stimolanti e spazi per il pensiero critico, puntando su inclusione e sfida. VAI AL CORSO

I bambini gifted manifestano competenze precoci e interessi non comuni per l’età e suscitano molto interesse da parte dell’ambiente scolastico, psicologico, sociale e familiare.

Vengono definiti “iperdotati”, poiché fanno parte del 2% (c.a.) della popolazione che possiede delle abilità cognitive marcatamente superiori alla media generale. Si caratterizzano per la precocità nella lettura, il vocabolario molto ampio per l’età cronologica ed una sorprendente curiosità per molti argomenti, inclusi concetti astratti che i coetanei faticano a comprendere.

Nonostante queste sorprendenti capacità cognitive, i bambini iperdotati possono incontrare difficoltà nell’adattarsi all’ambiente scolastico, sia da un punto di vista didattico che sociale. Si riscontra, inoltre, uno sviluppo disarmonico: molto avanzato e precoce da un punto di vista cognitivo, ma adeguato all’età o in ritardo

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