Mobilità scuola: No ai punti premio per figure e figurine del Governo
In un contesto di crescente attenzione verso la mobilità scolastica, si solleva una questione critica riguardo all’assegnazione di punteggi premio ai Tutor e agli Orientatori di Valditara. È inaccettabile pensare di attribuire 6 punti nelle tabelle dei punteggi a queste figure, che hanno completato un corso di formazione e prestano servizio nel triennio della scuola secondaria di secondo grado. Ancora più preoccupante è l’assegnazione di 10 punti ai docenti che operano nelle scuole a rischio per SBC.
Le conseguenze sui trasferimenti e sulle graduatorie
Questa decisione rappresenta un grosso errore che non solo sconvolgerà le graduatorie interne degli istituti per l’individuazione dei docenti soprannumerari sin dal prossimo anno, ma privilegerà anche un numero ristretto di docenti rispetto a una vasta maggioranza. Inoltre, tali punteggi influenzeranno significativamente i trasferimenti provinciali e interprovinciali, nonché i passaggi di cattedra e di ruolo.
Richiesta di revisione dei punteggi premio
Ci auguriamo che i punteggi premio vengano almeno ridotti nelle tabelle che il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) presenterà nel prossimo incontro con le organizzazioni sindacali. Questo incontro potrebbe essere risolutivo prima della firma del Contratto Collettivo Nazionale Integrativo (CCNI) triennale, prevista a meno di ulteriori approfondimenti tecnico-politici, che potrebbero ritardare la conclusione fino a gennaio 2025.
Appello ai sindacati
Mi auguro che i sindacati rappresentativi, firmatari del contratto nazionale 18/22, si oppongano a questa situazione. In caso contrario, sarebbe auspicabile che non firmino il CCNI 25/28, considerando che un CCNI può essere firmato anche da un solo sindacato, a differenza di un Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL), dove è necessaria la maggioranza più uno. Questo sindacato si prenderà il merito di tutto ciò che di “buono” ci sarà nel nuovo contratto integrativo, continuando a sproloquiare come sempre su Orizzonte e Tecnica.
Purtroppo, questa è la realtà quando il governo interviene in questioni contrattuali come la mobilità, assegnando premi a figure e figurine o a chi insegna a Caivano e dintorni. È fondamentale che il settore scolastico si unisca per opporsi a queste decisioni che rischiano di compromettere l’equità e la trasparenza nel sistema educativo.
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