Genitore corteggia la maestra della figlia con continui messaggi e regali, la questura l’ammonisce e lo invia dallo psichiatra: per il Tar non è stalking

In Valle d’Aosta un uomo separato dalla moglie corteggia con insistenza e per lungo tempo una delle maestre delle due figlie, la docente lo denuncia per stalking, a quel punto la questura accerta i fatti e chiede formalmente all’uomo, con tanto di ammonizione, di non proseguire con delle “molestie” che potrebbero configurare il reato di atti persecutori, inoltre invita l’uomo a rivolgersi alla psichiatria per un “percorso di recupero e stabilizzazione delle devianze riconducibili alle condotte persecutorie”. Ma il genitore si oppone e presenta ricorso al Tar della Valle d’Aosta, il quale accoglie la richiesta sostenendo che i suoi insistenti atteggiamenti sono stati tutto sommato “innocui e inoffensivi”, perché, spiega il tribunale regionale, l’uomo si era “limitato ad un corteggiamento, seppur sgradito, mai minaccioso o molesto a tal punto da creare nel destinatario” quello “stato di ansia o di timore per la propria incolumità idoneo a costringerla a cambiare le

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