La “magia” del Natale

Ogni anno, quando arriviamo in prossimità del Natale, mi prende un senso di fastidio e un po’ anche di malinconia, in netto contrasto con l’atmosfera di forzata allegria che siamo costretti a vivere. Tutti gli anni avvengono le stesse cose convenzionali e prive di autenticità: la TV non fa altro che trasmettere pubblicità natalizia, canzoncine e musichette tipiche del periodo; le persone si fanno gli auguri, spesso privi di reale sentimento ma fatti solo per consuetudine; la corsa ai regali è un business solo per chi li vende, mentre per chi deve farli diventa un assillante problema, al solo pensiero di trovare cosa possa essere gradito, più che utile, al ricevente. Questa festa, come le susseguenti di Capodanno e della Befana, sono state trasformate in un gigantesco giro di denaro e si è perduto quasi completamente il loro significato originale, non solo religioso ma anche civile.
Può sembrare assurdo dirlo, ma per me questo è uno dei periodi più difficili dell’anno, se non il più difficile da vivere. Mi pare di essere costretto a partecipare ad un rito nel quale non credo e che non mi causa gioia né tranquillità, ma il loro contrario. La volontà individuale è travolta dalle feste natalizie, siamo tutti costretti a recitare un copione che non tutti accettano con entusiasmo: a Natale bisogna per forza fare e ricevere regali (altrimenti si fa una pessima figura coi parenti), partecipare al classico pranzo comune con i congiunti, salvo poi annoiarsi nel lungo pomeriggio in cui non si sa cosa fare; per l’ultima sera dell’anno si è costretti a “fare qualcosa”, altrimenti ci si sente menomati e inferiori a coloro che s’illudono di divertirsi nei locali o nelle sale da ballo. Chi non ha nulla di particolare da fare quella sera e va a dormire alla solita ora delle altre sere, non solo è disturbato dagli assurdi botti che è costretto a sentire, ma passa anche da persona scontrosa e “sfigata”. “Come! – ti dicono – Per l’ultimo dell’anno non fai nulla?” guardandoti con occhi pieni di commiserazione o di dileggio.
Durante le feste natalizie si viene travolti da un cumulo di convenzioni che magari respingiamo e consideriamo assurde, ma che alla fine si è costretti ad accettare, anche perché è pressoché impossibile vivere questi giorni come il resto dell’anno. La libertà individuale viene conculcata, e questo mi provoca un senso di malinconia che mi accompagna per tutto questo periodo. L’unica speranza è che si arrivi presto al 7 di gennaio, data “magica” in cui si rientra nell’amata normalità.
Continua la lettura su: https://profrossi.wordpress.com/2024/12/24/la-magia-del-natale/ Autore del post: Prof Rossi Didattica Fonte: https://profrossi.wordpress.com