Orientamento, Novara ai genitori: “Scelte scolastiche? Lasciate spazio ai vostri figli. La vera scuola si sceglie da grandi”
L’educazione, un processo complesso che si snoda tra consapevolezza e inconscio, plasma le generazioni. Come afferma il pedagogista, Daniele Novara, nel suo ultimo libro “Non sarò la tua copia”, “quasi il 90% dell’educazione” si sviluppa in modo implicito, attraverso un sistema di valori, modalità relazionali e abitudini trasmesse in modo subliminale.
Dalle pratiche del passato, come la fasciatura dei neonati, oggi riconosciuta dannosa per lo sviluppo cognitivo, emerge l’importanza di analizzare l’eredità educativa ricevuta.
Novara invita a interrogarsi su ciò che genitori, insegnanti e figure di riferimento ci hanno trasmesso indirettamente, al di là degli insegnamenti espliciti, per comprendere appieno la nostra formazione.
“Cosa mi hanno trasmesso mia madre, mio padre, ma anche la mia maestra, il mio professore, il mio allenatore, a prescindere dai loro insegnamenti diretti?”, è la domanda chiave per scoprire l’influenza inconsapevole dell’educazione.
La scuola: tra dovere e piacere di apprendere
La scelta scolastica, soprattutto nel passaggio dalla scuola media a quella superiore, è un momento delicato. Novara consiglia ai genitori di non sovraccaricare i figli di aspettative, ma di incoraggiarli a scegliere percorsi sostenibili, in linea con le loro risorse. L’età adolescenziale, caratterizzata da instabilità cerebrale e dipendenza genitoriale, limita la capacità di prendere decisioni autonome.
Il pedagogista sottolinea l’importanza di recuperare il significato originario del termine greco “scholè”, che indica godimento e relax, per ripensare la scuola come un luogo di piacere e non di obbligo. “La scuola è un luogo dove occorre andare volentieri, dove si dovrebbe sperimentare il piacere di costruire sé stessi, non l’obbligo di rispondere di sé stessi al giudizio degli altri”, afferma Novara.
La vera scuola, secondo l’educatore, è quella che si sceglie da adulti, quando le decisioni sono volontarie e l’apprendimento è motivazione interna.
“Imparare da grandi è un’esperienza nuova”, continua Novara, sottolineando come le neuroscienze confermino la possibilità di apprendere in età adulta, riscoprendo risorse inespresse e coltivando passioni represse.
L’esperienza di Daniele Novara, dunque, ci invita a una riflessione profonda sul significato dell’educazione, intesa non solo come trasmissione di conoscenze, ma come un processo dinamico che si estende per tutta la vita. Recuperare il piacere di imparare, riscoprire passioni sopite e valorizzare le risorse individuali sono le chiavi per una crescita personale autentica, libera dai condizionamenti del passato e aperta alle opportunità del presente.
“Imparare da grandi è un’esperienza nuova”, conclude Novara, un invito a non smettere mai di scommettere su noi stessi, perché la vera formazione è un viaggio continuo alla scoperta del nostro potenziale inespresso.
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