Le poesie di Natale imparate a memoria fanno bene alla mente, vi spiego perchè

     Nel recente articolo di  Gabriele Ferrante  (Imparare poesie a memoria: esercizio inutile o ‘talismano per il futuro’ come sosteneva Calvino?) si affronta un tema che mi sta a cuore: lo studio a memoria della poesia. Le poesie imparate a memoria diventano nostre con un esercizio che fa bene alla mente. Ma, come per la capacità di scrivere in corsivo, non basta reintrodurre lo studio delle poesie a memoria per cambiare in meglio la nostra scuola. Lo studio a memoria esige tempo, disciplina e presenta qualche difficoltà. Ci vogliono maestri che sappiano guidare i loro piccoli allievi verso lo studio (che è una cosa seria – “imparar giocando” non porta molto avanti) e che lo sappiano fare sì con fermezza, ma senza perdere la tenerezza. Ci vogliono maestri che rispettino, persino nella prima classe, la gratuità del sapere e non si arrendano alla dittatura dell’utile.

Importanza della memoria, facoltà vilipesa

Continua la lettura su: https://www.tecnicadellascuola.it/le-poesie-di-natale-imparate-a-memoria-fanno-bene-alla-mente-vi-spiego-perche Autore del post: Fonte:

Articoli Correlati

Vuoi rimanere aggiornato sulle nuove tecnologie per la Didattica e ricevere suggerimenti per attività da fare in classe?

Sei un docente?

soloscuola.it la prima piattaforma
No Profit gestita dai

Volontari Per la Didattica
per il mondo della Scuola. 

 

Tutti i servizi sono gratuiti. 

Associazione di Volontariato Koinokalo Aps

Ente del Terzo Settore iscritta dal 2014
Tutte le attività sono finanziate con il 5X1000