In viaggio con Kafka.

Gli alunni delle classi 1, 2 e 3 D e della classe 2F intraprendono un viaggio sulle tracce di Kafka.

Gli alunni della sezione D e della classe 2F, in occasione del Centenario della morte dello scrittore Franz Kafka, hanno pensato di intraprendere un viaggio alla scoperta di questo autore così enigmatico e profondo.

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Il 3 giugno 1924, il celebre scrittore praghese veniva a mancare a Vienna, stroncato dalla tubercolosi, a un mese dal compimento dei suoi 41 anni. La sua vita, come la sua arte, è rimasta incompleta, ma questo non gli ha impedito di diventare una figura immortale nella letteratura e nella cultura mondiale.

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I ragazzi delle classi 1 e 2 D e della classe 2 F, accompagnati dalle professoresse Barbara e Cinzia Pedrazzi, hanno avuto l’opportunità di seguire la lettura ad alta voce del testo di Sierra I Fabra dal titolo Kafka e la bambola viaggiatrice.

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Un anno prima della sua morte, lo scrittore Franz Kafka visse un’esperienza davvero insolita. Mentre passeggiava nel parco Steglitz com’era solito fare tutti i giorni, incontrò una bambina che piangeva disperata: aveva perso la sua bambola.

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Elsi, questo il nome della bambina, era in lacrime, voleva la sua bambola Brigida persa non si sa dove. Kafka rimase molto colpito dal modo in cui la piccola si disperava e dall’intensità del suo dolore, così si offrì di aiutarla a ritrovarla.

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Purtroppo le cose non andarono come sperava, la bambola non fu trovata, ma lui inventò un modo singolare per consolare la bambina. In segreto scrisse una lettera e disse alla piccola che era proprio da parte della sua amata bambola. Brigida era partita per un viaggio, ma lei era stata fortunata, perché lui era il postino delle bambole.

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Seguiva poi un bellissimo racconto di avventure immaginarie, di viaggi e di fantasia. 

È una storia che parla di nostalgia, inquietudini, vita che corre via, è una storia dell’infanzia che parla di stupori, occhi aperti sul mondo, vita che arriva tumultuosa e piena. È il racconto delle separazioni e dell’abbandono, di come si impara a stare dentro al cambiamento.

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L’autore di questo testo è lo scrittore spagnolo Jordi Sierra i Fabra. Le sue opere di letteratura per l’infanzia e la gioventù sono state pubblicate in Spagna e in America Latina. 

Sierra i Fabra è autore delle migliori pagine della letteratura contemporanea per ragazzi e giovani, un riferimento per i romanzi per adulti, nonché un colosso della storia della musica scritta che ha fondato le prime riviste musicali negli anni Settanta.

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I ragazzi sono stati affascinati dalla narrazione e all’interno di numerosi laboratori creativi hanno approfondito il testo realizzando libri fatti a mano, sculture, istallazioni che hanno arricchito la mostra del progetto lettura presentata alle famiglie in occasione degli open days.

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Tutti i materiali saranno, infine, esposti in occasione della mostra finale del progetto lettura che si terrà a maggio presso la sala Manzù. 

Foto da Barbara Pedrazzi (83)

Gli alunni della classe 3D, invece, si sono avvicinati alla poetica kafkiana attraverso la lettura ad alta voce da parte della docente del racconto “ La metamorfosi”. 

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“Che sensazione si proverebbe a risvegliarsi trasformati in un insetto?”. 

Partendo da questa domanda gli alunni di 3D hanno cercato di riflettere ed interrogarsi sulle metafore nascoste nel racconto. 

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Si tratta in realtà di una doppia metafora: da un lato è presente la denuncia dell’oppressione delle regole sociali sull’individuo; dall’altro, l’impossibilità di comunicare tra esseri umani, in particolare nella famiglia. Kafka ebbe, infatti,  un rapporto conflittuale con il padre.

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Gregor Samsa, protagonista del racconto, è schiacciato dalle regole della vita borghese. Il suo lavoro di commesso viaggiatore, routinario e faticoso è, tuttavia, la fonte di sostentamento dell’intero nucleo famigliare: cosa che lo obbliga ad uno scrupoloso rispetto degli orari e doveri d’ufficio.

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Non a caso, quando capisce di essersi tramutato in uno scarafaggio, il primo pensiero di Gregor corre subito al ritardo accumulato. Quando poi il procuratore gli intima di aprire la porta della sua camera, minacciando il licenziamento, Gregor non bada alla reazione che potrà suscitare il suo aspetto orrido ma cerca, in ogni modo, di giustificare il proprio comportamento.

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La metamorfosi in un insetto è, quindi, la forma concreta dell’alienazione di Gregor, incastrato in meccanismi che lo privano della sua identità.

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La lettura de “La metamorfosi” ha offerto numerosi spunti di riflessione. Primo tra tutti il tema dell’individuo che viene man mano escluso dalle dinamiche sociali e familiari perchè “diverso”, poi c’è il tema dei difficili rapporti con la famiglia, ma ci sono anche le tematiche della colpa, della condanna, dell’incomunicabilità, della solitudine, dell’angoscia dell’uomo di fronte al mistero della vita e della sua impotenza.

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Gli alunni della classe 3D continueranno questo viaggio alla scoperta di Kafka con la realizzazione di un fumetto tratto da “La Metamorfosi” che sarà presentato in occasione della mostra finale del progetto lettura d’istituto.

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Giornata Mondiale della poesia e progetto lettura.

In occasione della Giornata Mondiale della Poesia 2024 gli alunni delle sezioni D ed F della scuola secondaria di primo grado sono stati i protagonisti di numerosi laboratori dedicati all’esperienza della lettura poetica con la finalità di riscoprire e diffondere le potenzialità sociali ed aggregative di questo genere.

Il viaggio ha preso avvio anche questa volta dal progetto lettura d’Istituto ed in modo particolare dal libro Le tracce nel labirinto. Leggere e far leggere la poesia coontemporanea nel quale Giusi Verbaro si interroga sulla relazione tra testo e lettore e sulla relazione che la poesia come genere intrattiene con la società.

Da questa analisi l’autrice ricava la fondamentale valenza sociale della poesia sia perchè sembra ormai inevitabile la diffusione di una cultura poetica e dei suoi conseguenti benefici, sia perchè in essa è possibile ravvisare una autentica utilità sociale della poesia.

Partendo proprio da quest’idea le professoresse Barbara e Cinzia Pedrazzi hanno accompagnato i propri alunni in un viaggio che ha celebrato non solo la poesia ma anche un’importante figura del Novecento letterario, Alda Merini,  nata il 21 Marzo del 1931.

E proprio in “Sono nata il ventuno a primavera”, contenuta nella raccolta “Vuoto d’amore” (Einaudi, 1991), la poetessa celebra la data di nascita ma non solo; sembra concentrare in un breve componimento di soli nove versi tutto il significato della propria esistenza e la capacità di leggere la realtà attraverso la sua poesia.

Gli alunni della sezione D, all’interno di numerose attività laboratoriali, si sono avvicinati alla grande poetessa attraverso ricerche, approfondimenti, film e documentari. Hanno letto e recitato diverse poesie che hanno poi regalato non solo al personale scolastico ma anche negli ambienti frequentati quotidianamente (piscine, palestre, parrocchie, bar, supermercati).

Lo scopo di questa iniziativa è stato quello di incoraggiare l’interesse per la lettura della poesia ma ancora di più vuole essere un appello alla sua condivisione. 

Crediamo, come suggerisce Giusi Verbaro: “che la ricchezza della poesia possa appartenere a tutti, ed essere condivisa come un tesoro che cresce nell’aperta comunanza e non nella gelosa segretezza”.  

Con la finalità di portare fisicamente la poesia e di consegnarla direttamente tra le mani di “nuovi” lettori, i versi più intensi di Alda Merini sono stati trascritti da parte dei ragazzi su magliette, ventagli, ombrelli, lettere, cartoline e semplici post.

Oltre ad Alda Merini gli alunni hanno avuto l’opportunità di leggere le poesie anche di altri autori presenti nell’antologia poetica Amarti come ti amo. 100 poesie d’amore.

Si tratta di 100 poesie d’amore scelte da Robinson, inserto culturale di Repubblica, in compagnia dei booktoker Andrea Amadio, Carlotta Beretta, Rita Nardi , Magdalena Rosa, Giulia Salaccione, Francesca Tamburini, che restituiscono l’intensità del sentimento che scuote inesorabilmente le vite di tutti.

Amarti come ti amo è il titolo della raccolta, da un verso di Federico García Lorca. Ed è nel «come» la chiave di questa antologia che raccoglie le voci femminili di ieri e di oggi – da Anna Achmatova a Mariangela Gualtieri, da Chandra Livia Candiani a Emily Dickinson.
L’amore folle di Alda Merini, l’amore dissacrante di Michele Mari, l’amore doloroso di Cecco Angiolieri e Katherine Mansfield, che però frantuma la sofferenza «con un’altra risata». L’amore che fiorisce di Antonia Pozzi, Jacques Prévert, Dino Campana. L’amore notturno, fatto di palpiti e pensieri, da Puškin a Yeats.

Dopo aver letto e analizzato le poesie dei grandi autori gli alunni della sezione D si sono cimentati nella lettura creativa attraverso il metodo caviardage.

I ragazzi hanno avuto il compito di cercare la poesia nascosta in una rivista o in un quotidiano che la docente aveva consegnato ad ognuno di loro con la finalità di realizzare la propria poesia.

Sono nati componimenti molto interessanti che saranno raccolti in un libro realizzato a mano ed esposto in occasione della mostra finale del progetto lettura d’istituto.

Gli alunni della I F, invece, hanno letto in occasione della  Giornata Mondiale della Poesia 2024, alcune poesie tratte dal libro “Viaggia verso. Poesie nelle tasche dei jeans” di Chiara Carminati.

L’idea era quella di farli avvicinare, oltre ai classici, anche a poesie che parlassero direttamente di loro e delle loro passioni, e di quell’età particolare in bilico tra l’infanzia e l’età adulta.

Chiara Carminati, infatti, è un’autrice di poesie, racconti, romanzi per bambini e ragazzi, che ha ricevuto il Premio Andersen nel 2012 e il Premio Strega Ragazzi e Ragazze 2016. 
Dopo la lettura, i ragazzi hanno scelto una poesia che ha colpito maggiormente il loro cuore, l’hanno decorata e regalata ai propri genitori.

In questo modo la poesia è diventata “condivisione” di valori e sentimenti con la propria famiglia. Dopo la fase della lettura, continuerà  anche per loro, il viaggio nel labirinto delle emozioni, che li porterà ad esprimere sentimenti, paure e gioie, giocando con le parole attraverso limerick, nonsense, haiku, calligrammi e tanto altro.
 
 

Un’avventura stra “ordinaria” per la sezione D.

Gli alunni della sezione D della scuola secondaria di primo grado sono partiti per un viaggio avventuroso in compagnia di Gulliver, alla scoperta di mondi straordinari e bizzarre creature. 

I viaggi di Gulliver è il celebre romanzo dello scrittore irlandese Jonathan Swift (1667-1745), pubblicato nel 1726.

Nell’opera I viaggi di Gulliver vengono mescolate sapientemente dall’autore fantasia e satira, per un risultato sì fiabesco e avventuriero ma anche di grande critica sociale.

I viaggi che vedono protagonista Gulliver descrivono le disavventure di Lemuel Gulliver, medico di bordo che, durante i suoi viaggi marittimi, incontra popolazioni fantastiche su isole immaginarie che, a prima vista, sembrano paradisi terrestri.

Con un tono volutamente fiabesco, Swift riesce a descrivere le miserie dell’animo umano. 

Il libro è suddiviso in quattro parti corrispondenti ad altrettanti mirabili incontri con popoli totalmente diversi. Nella prima parte, la più conosciuta, Gulliver s’imbarca nel 1699 come chirurgo di bordo e naufraga sei mesi dopo su una terra sconosciuta a causa di una tempesta.

Al suo risveglio si trova prigioniero di una razza di uomini alti 15 centimetri, abitanti le isole di Lilliput e Blefuscu divise sino al fratricidio da un’annosa e irresolubile controversia sul modo più corretto di rompere le uova.

Nella seconda parte un altro viaggio lo porta a Brobdingnag dove la scala di grandezza della popolazione è esattamente l’inverso che a Lilliput: gli uomini sono alti circa 22 metri.

La rocambolesca partenza dal regno dei giganti lo riporta in patria un’altra volta. Nella terza parte l’inquietudine lo spinge a partire di nuovo e finisce nell’isola di Laputa, una terra volante che fluttua nell’aria.

L’ultimo viaggio (parte quarta) porta Gulliver nel mondo degli Houyhnhnms, i cavalli razionali e parlanti, esseri saggi che hanno sviluppato un sofisticato metodo di comunicazione ma non conoscono il significato di parole come ‘vero’ e ‘falso’, non concepiscono il concetto di guerra e di violenza.

Unico difetto delle loro terre è la presenza di esseri brutali che camminano su due gambe invece che su quattro: gli Yahoo, del tutto simili agli esseri umani e per cui Gulliver nutre una repulsione profonda.

Il Consiglio Supremo degli Houyhnhnms lo bandisce, poiché trova inammissibile che un individuo simile agli Yahoo venga a vivere con loro.

Così Gulliver si costruisce una barca per poter tornare in Inghilterra e, una volta tornato a casa, seppur felice di incontrare sua moglie e i suoi figli, non riesce a sopportare l’odore della razza umana e va a vivere per sempre nella stalla dei cavalli.

La scelta di approfondire ed esplorare questo genere letterario, ed in modo particolare questo testo, è in linea con il progetto lettura d’istituto che quest’anno ha come tema principale il viaggio.

Per poter permettere a tutti gli alunni di accedere alle informazioni e di leggere in piena autonomia il libro all’inizio dell’anno scolastico è stata presentata una sfida a tutti gli alunni della sezione D: tradurre l’opera attraverso i simboli della CAA (comunicazione aumentativa alternativa) e realizzare a mano le tavole con i relativi disegni. 

I ragazzi hanno accolto la sfida come sempre con grande entusiasmo e curiosità perché la lettura è un diritto di tutti. 

La comunicazione è un fondamentale diritto umano e non un dono e la CAA è non solo un metodo per facilitare la comunicazione ma anche un ottimo strumento di inclusione per TUTTI i ragazzi, non solo quelli con disabilità.

Infatti, la CAA è un sistema comunicativo molto più immediato di quello verbale. Consente di esprimere i propri bisogni, desideri, stati d’animo e pensieri, favorisce l’inclusione sociale, stimola la creatività e l’immaginazione, aiuta a sviluppare il linguaggio e la comprensione, permette di accedere alla lettura e scrittura alfabetica.

Il percorso intrapreso dagli alunni delle classi 1, 2 e 3D è stato un viaggio entusiasmante ma soprattutto inclusivo e frutto di un lavoro di squadra che ha visto la partecipazi.one delle docenti: De Carolis Alessia, Pedrazzi Barbara, Trifelli Roberta, Tatti Eleonora, Sorrentino Francesca, dell’assistente CAA Bellavia Valentina e dell’educatrice Di Marcantonio Gabriella.
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