Giovane aveva fatto irruzione in una scuola per aggredire l’ex fidanzata, arrestato dopo un anno. La scuola aveva segnalato

Una volante della Polizia di Stato

Un ventenne, nipote di un boss, è stato arrestato dalla Polizia a Bari durante il pranzo di Natale, come riporta Rai News. Il giovane era ricercato per reati di rapina e resistenza a pubblico ufficiale commessi nel settembre dello scorso anno.

I fatti risalgono a un episodio avvenuto in una scuola, dove il ventenne aveva fatto irruzione per aggredire l’ex fidanzata. Durante l’alterco, le aveva sottratto il cellulare.

Come avevamo scritto, il giovane aveva fatto irruzione e aggredito l’ex fidanzata, studentessa dell’istituto. Il ragazzo, molto geloso, aveva deciso di agire in modo folle per raggiungere la ragazza e leggere i messaggi sul suo telefono. Il 19enne, secondo quanto ricostruito, avrebbe approfittato della confusione da ingresso a scuola. Una volta da lei, il giovane avrebbe tirato i capelli alla studentessa per portarla via dall’aula dove si trovava

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Ancora atti di violenza sulle donne. Tutto è accaduto, come riporta La Repubblica, in un istituto tecnico ed economico di Bari. Qui un 19enne, nipote di un noto boss mafioso, nella mattina dello scorso 20 settembre, ha fatto irruzione e ha aggredito l’ex fidanzata, studentessa dell’istituto.
Il ragazzo ha rubato il telefono della giovane
Sono stati attimi di vera paura per i presenti. Il ragazzo, molto geloso, ha deciso di agire in modo folle per raggiungere la ragazza e leggere i messaggi sul suo telefono. Il 19enne, secondo quanto ricostruito, avrebbe approfittato della confusione da ingresso a scuola. Una volta da lei, il giovane avrebbe tirato i capelli alla studentessa per portarla via dall’aula dove si trovava e le avrebbe preso con la forza il telefono posato sul banco.
La docente in classe e la collaboratrice scolastica sono intervenute per bloccare il ragazzo che sarebbe riuscito a fuggire a bordo di una moto portando con sé il telefono della sua ex. La scuola ha subito segnalato alla polizia quanto accaduto. 
La vittima non ha presentato denuncia
La Squadra mobile ha raggiunto l’abitazione del 19enne e ha chiesto al ragazzo la restituzione del cellulare ma lui lo avrebbe lanciato per terra, spaccandolo. È stato arrestato per rapina e resistenza a pubblico ufficiale lo stesso giorno. Nell’udienza di convalida dell’arresto, il giudice per le indagini preliminari però ha rigettato la richiesta di misura cautelare in carcere per insufficienti indizi di colpevolezza a supporto delle accuse di rapina e di resistenza a pubblico ufficiale. La vittima non ha presentato denuncia.
“Mi dispiace per quanto accaduto – commenta il dirigente scolastico dell’istituto – abbiamo fatto quello che potevamo e nell’immediato. Il giovane ha approfittato della folla delle prime ore di scuola. Su 700 studenti non è possibile capire materialmente se ci sia un estraneo e poi la classe della studentessa era al piano terra”. La vittima non ha subito lesioni nello scontro fisico e avrebbe continuato comunque ad andare a scuola nei giorni a seguire. 

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