La matematica nel gioco del calcio
La matematica nel gioco del calcio illustrata dai matematici Paolo Alessandrini e Guido Trombetti. Primo e secondo tempo in campo con il fascino del connubio di arte e scienza. Primo tempo
Il calciatore argentino Alfredo Di Stéfano era giudicato il più grande di tutti i tempi (con buona pace del leggendario Diego Armando Maradona e di Leo Messi) dal brasiliano Edson Arantes do Nascimento, meglio noto come Pelé. Secondo Di Stéfano il gioco del calcio sarebbe da considerare contro natura, perché giocato coi piedi e non con le mani (se si eccettua, aggiungiamo noi, la mitica Mano de Dios). Eppure, con tutto il rispetto per l’opinione di Di Stéfano, il gioco del calcio non può essere ritenuto contro natura, perché al pari della natura è sostanziato di matematica, fin da quando un ragazzo spinto dall’istinto comincia a esercitarsi nel palleggio.
Sull’argomento esiste una bibliografia che merita particolare attenzione. Ad esempio, Paolo Alessandrini ci trasporta nel mondo del calcio matematico con Matematica in campo, Hoepli, 2023, collocandosi con indubbio prestigio fra gli autori che hanno trattato analogo argomento. Il sottotitolo del suo volume è “Numeri e geometrie nel gioco del calcio”. Nel risvolto di copertina l’autore è presentato come “docente, blogger e divulgatore e formatore nell’ambito della matematica”, già cimentatosi nel campo con Matematica rock e Bestiario matematico.
Nell’introduzione (pagine VII-X) l’autore inserisce un’anticipazione del “dualismo” destinato ad emergere in corso d’opera:
“In fin dei conti, il pallone da una parte accende emozioni viscerali e sentimenti ancestrali, dall’altra muove interessi economici spaventosamente grandi che vengono