Valutazione alla primaria: cambiare tutto per non cambiare nulla
Gentile redazione,
da maestro che cerca di pensare e lavorare per una didattica attiva, non mi stupisco della (anti)pedagogia del ministro Valditara e della nuova valutazione in arrivo alla primaria. Con amarezza va riconosciuto che il ministro – con l’apice della sua pedagogia dell’«umiliazione» – rappresenta il sistema di pensiero (magari inconsapevole) di molti insegnanti; forse della maggioranza di essi.
E l’agire sulla valutazione ne è un esempio massimo.
Scrive Reginaldo Palermo, commentando la novità dei giudizi sintetici alla scuola primaria: «Si tratta di una “scala” di sei livelli che molto probabilmente non poche famiglie (e forse anche molti alunni) tradurranno di fatto in 6 voti diversi, dal 10 al 5. Si otterrà forse una semplificazione del documento finale […] ma non è detto che in questo modo si possa davvero migliorare la comunicazione con le famiglie. Ma, soprattutto, non sappiamo ancora se il nuovo modello potrà davvero aiutare alunni
Continua la lettura su: https://www.tecnicadellascuola.it/valutazione-alla-primaria-cambiare-tutto-per-non-cambiare-nulla Autore del post: Fonte: