Non concordo con Barbero: la scuola deve aiutare gli studenti a entrare nel mondo del lavoro
Ho sempre stimato e seguito con interesse il mio corregionale e coetaneo Alessandro Barbero e continuerò senz’altro a seguirlo, anche se forse con un po’ meno entusiasmo rispetto a prima.
Sì, il mio entusiasmo è calato quando gli ho sentito dire che1) “il giorno in cui gli studenti non possano più protestare invece di andare in classe sarebbe un brutto giorno” e che 2) “la scuola non è un’azienda. Serve a formare cittadini pensanti, non solo lavoratori”.
Ed ecco la mia riflessione: se gli studenti, invece di andare in aula a seguire le lezioni, vanno a protestare cosa imparano? Nei giorni in cui protestano non imparano un bel nulla!
Barbero stesso dice che la scuola deve formare non solo lavoratori: quindi non solo ma anche. Chissà cosa ne pensano in merito i laureati disoccupati… E poi lui stesso si è formato come