Riforma della filiera tecnologico-professionale: le risorse del PNRR utilizzate per finanziare i campus
Il 7 gennaio 2025 è stato pubblicato sul sito del Ministero dell’istruzione, il decreto 215 del 25 ottobre 2024 che finanzia con risorse del PNRR, pari a € 124.492.000 (MISSIONE 4, Componente 1 investimento 3.2: “Scuola 4.0”), la realizzazione di campus didattici in favore delle istituzioni scolastiche aderenti al piano nazionale di sperimentazione relativo all’istituzione della filiera formativa tecnologico-professionale, previsti dall’art. 1, comma 3 della Legge n.121 dell’8 agosto 2024.
In realtà, come rilevato nelle premesse dello stesso decreto, le risorse dell’investimento “scuola 4.0”, erano state originariamente destinate dal PNRR a potenziare le dotazioni dei laboratori e a trasformare gli spazi scolastici in ambienti innovativi di apprendimento degli istituti che, senz’altro vincolo o condizione, abbiano attivo almeno un indirizzo di istituto tecnico o professionale.
Qui, invece, siamo di fronte all’ennesima forzatura tesa a favorire esclusivamente le scuole che abbiano aderito alla sperimentazione del modello “4+2” perché si demanda all’Unità di missione del PNRR – istituita presso il ministero dell’istruzione – la responsabilità, previa presentazione di un progetto di campus didattico, di dare “priorità per gli istituti tecnici e professionali che hanno aderito alla sperimentazione della filiera formativa tecnologico–professionale di cui al citato decreto del Ministro dell’istruzione e del merito n. 240 del 2023 o che aderiranno alla filiera per l’anno scolastico 2025-2026” di cui al DM 256 del 2024”.
Del resto, la stessa ripartizione delle risorse previste, non lascia adito a dubbi:
euro 30.000.000 sono destinati, in parti uguali, tra tutte le istituzioni
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