La pedagogia della cura per gestire il disagio in classe

La scuola rappresenta uno spazio di crescita non solo cognitiva, ma anche emotiva e sociale. Tuttavia, per alcuni studenti, il percorso scolastico può trasformarsi in un’esperienza complessa, spesso caratterizzata da comportamenti problematici o oppositivi che li rendono etichettati come “ragazzi difficili”. In questo contesto, la pedagogia della cura si presenta come un approccio trasformativo, capace di valorizzare ogni studente attraverso relazioni autentiche e strategie didattiche che pongano al centro il benessere della persona.

Prima di approfondire come la pedagogia della cura possa aiutare, è importante decostruire il concetto stesso di “ragazzi difficili”. Spesso, questo termine viene usato per descrivere studenti con comportamenti che sfidano l’autorità, che non rispettano le regole o che manifestano resistenze verso l’apprendimento tradizionale. Tuttavia, è essenziale considerare che tali atteggiamenti sono spesso sintomi di vissuti complessi: traumi, difficoltà familiari, insicurezze personali o persino un sistema educativo che non riesce a rispondere alle loro necessità.
Secondo l’approccio della pedagogia della cura, non si tratta di “correggere” i ragazzi difficili, ma di comprendere le cause alla base del loro disagio e di costruire un ambiente scolastico che promuova empatia, ascolto e inclusione.

I principi fondamentali della pedagogia della cura

La pedagogia della cura si basa su alcuni principi chiave che mirano a creare una relazione educativa autentica tra insegnanti e studenti. Di seguito analizziamo i più significativi:

Ascolto attivo e comprensione empatica

L’ascolto attivo è un elemento fondamentale della pedagogia della cura. Gli insegnanti non devono limitarsi a osservare i comportamenti problematici, ma sforzarsi di comprenderne le cause. L’empatia consente di cogliere il vissuto emotivo dello studente e di rispondere in modo sensibile e non giudicante. Questo atteggiamento può ridurre l’opposizione dello studente e favorire una comunicazione più aperta.

Relazioni educative autentiche

Come sostenuto da Carl Rogers, uno dei pionieri dell’approccio centrato sulla persona, una relazione autentica tra insegnante e studente è il fondamento di ogni apprendimento significativo (Rogers, 1983). Creare un legame di fiducia richiede coerenza, rispetto e l’impegno a considerare ogni studente nella sua unicità.

Centralità del benessere emotivo

La pedagogia della cura riconosce che l’apprendimento non può avvenire in modo efficace se uno studente è emotivamente turbato. È quindi cruciale creare un ambiente scolastico sicuro, dove i ragazzi si sentano accolti e supportati. Strategie come il dialogo costruttivo, la mindfulness e l’educazione socio-emotiva possono aiutare gli studenti a sviluppare competenze per gestire le proprie emozioni.

Personalizzazione dell’apprendimento

Gli studenti con difficoltà comportamentali spesso rispondono positivamente a un approccio didattico flessibile, che tenga conto delle loro inclinazioni e dei loro bisogni specifici. La pedagogia della cura promuove l’uso di metodologie come il cooperative learning, il peer tutoring e i progetti interdisciplinari per coinvolgere maggiormente gli studenti e stimolarne la motivazione intrinseca.

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