Riforma scuola, Crepet: “Bibbia? Io la leggo ma è una mia scelta. La ricerca ossessiva dell’identità mi sembra una malattia”

Anche lo psichiatra e sociologo Paolo Crepet, come riporta Il Fatto Quotidiano, ha voluto commentare, a Radio Cusano Campus, le nuove Indicazioni Nazionali del primo ciclo annunciate nel corso della settimana appena trascorsa dal ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.

“Il problema è l’imposizione”

“La Bibbia interessa solo una parte del mondo. Il problema è l’imposizione. Anche io leggo la Bibbia ma nessuno me l’ha imposta, è una mia libera scelta. La cultura italiana è composita. Siamo stati attraversati per fortuna da mezzo mondo. Abbiamo parole inglesi, alcune che vengono dal francese”, ha spiegato.

“Questa ricerca ossessiva dell’identità a me sembra una malattia. Credo che l’identità sia quello che fai, le persone con cui vivi. Tutti quelli che abitano in Italia sono italiani”, ha aggiunto l’esperto. “L’esercizio della memoria serve eccome, è fondamentale e non esiste più con i social. Che poi uno impari a memoria una canzone

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