Gramsci, il latino e le Linee guida di Valditara

Parlando del ritorno del latino nella scuola secondaria di Primo grado, il ministro dell’Istruzione cita Antonio Gramsci, fondatore del Partito comunista d’Italia nel 1921 a Livorno, insieme con Togliatti e Terracini, e morto nelle carceri fasciste per essere stato un forte e lucido intellettuale, oppositore del regime di Mussolini.

In una anticipazione dell’intervista che ha rilasciato nel programma di Bruno Vespa, in onda questa sera, il ministro avrebbe lodato lo studio del latino che rappresenta molto più di un semplice esercizio linguistico. E per farlo cita Antonio Gramsci: “Il latino è la palestra della logica, della ragione, come diceva Antonio Gramsci insegna a imparare. È importante perché è alla base della nostra grammatica e poi studiarlo costa un minimo di fatica, abituiamo anche i ragazzi a non considerare tutto così semplice, così facile”.

L’introduzione del latino, secondo Valditara, punta allora a rafforzare competenze trasversali e logiche, recuperando un legame con

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