La scuola non prepara alla vita? Sui social è dibattito: “Nozionismo a scapito della praticità, troppo pressione sulla scelta delle superiori. Così non va”
Un post di uno studente su Reddit ha acceso il dibattito sulla scuola, denunciando bullismo, spaccio di droga e istigazione al suicidio all’interno degli istituti superiori.
Lo studente si chiede se la scuola sia davvero così “schifosa” o se sia lui ad essere sfortunato. I commenti al post rivelano un malessere diffuso tra gli studenti, che lamentano la mancanza di attenzione al benessere mentale, l’eccessivo nozionismo a scapito della praticità, l’inutilità dell’alternanza scuola-lavoro e la pressione per la scelta della scuola superiore. Alcuni studenti raccontano esperienze personali di professori indifferenti o “schizzati”, e di tentati suicidi coperti dagli istituti per proteggere la propria reputazione. Altri puntano il dito contro i genitori, accusati di essere ciechi ai bisogni dei figli e di usarli come status symbol.
La scuola non prepara alla vita?
Molti commenti sottolineano come la scuola non prepari adeguatamente alla vita, mancando di insegnare competenze pratiche e di aiutare gli studenti a conoscersi. Si chiede una riforma del sistema scolastico, con l’introduzione di lezioni di vita quotidiana e una maggiore attenzione alla formazione professionale. Alcuni ex studenti confessano di aver vissuto crisi esistenziali dopo il diploma, a causa della mancanza di orientamento da parte della scuola. La qualità dell’insegnamento viene messa in discussione, con critiche ai professori che non sanno coinvolgere gli studenti e si limitano a far leggere il libro di testo.
Un problema di sistema
Un ex docente di matematica interviene nel dibattito, confermando che le lamentele sulla scuola italiana sono le stesse da decenni. Il problema, secondo lui, risiede nel sistema di reclutamento degli insegnanti, inadeguato e basato sul precariato, che impedisce la continuità didattica. Inoltre, la scuola è stata a lungo utilizzata come ammortizzatore sociale, accogliendo laureati con competenze non specifiche. La mancanza di motivazione degli studenti, conclude l’ex docente, è anche dovuta alla difficoltà di comprendere l’utilità delle materie studiate.
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