Corsi sostegno Indire, l’ira degli specializzati Tfa: troppa disparità formativa, il 4 marzo si esprimerà il Tar

La lunga attesa sull’avvio dei corsi di specializzazione di sostegno affidati all’Indire, rivolti a decine di migliaia di precari con almeno tre anni di supplenze o per chi ha già seguito all’estero corsi in didattica speciale (se accettano di rinunciare a contenziosi giurisdizionali), sembra incentivare ulteriormente l’ostilità per l’iniziativa da parte dei docenti già specializzati attraverso il Tfa.

Come abbiamo avuto modo di scrivere, a rendere tutto più lento è stata anche e soprattutto la ricostituzione dell’Osservatorio nazionale per l’inclusione – di cui fanno parte il Comitato tecnico scientifico e la Consulta delle Associazioni – che per legge deve dare un parere obbligatorio su aspetti rilevanti della procedura, tra cui quello del profilo professionale del docente di sostegno.

A fare sentire tutta la loro ostilità per i corsi è stavolta il Collettivo Docenti di Sostegno Specializzati, che esprime “profonda preoccupazione e forte dissenso rispetto all’iniziativa del Governo” che

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